venerdì, 29 Marzo 2024
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Cavarzere, nuovi scenari per il fotovoltaico

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cavarzere fotovoltaicoRibes Tech è un progetto che si deve a un’équipe di giovani ricercatori, tra i quali l’ingegnere cavarzerano Nicola Piva, si tratta di una startup innovativa che è riuscita a sviluppare moduli fotovoltaici in plastica utilizzabili come sorgente di energia in ambiti fino ad oggi mai toccati. Il progetto ha preso vita grazie alla collaborazione iniziata cinque anni fa tra Omet, azienda di Lecco leader nella produzione di macchine rotative per la stampa, e il Center for Nano Science and Technology dell’Istituto italiano di tecnologia a Milano.
Dopo il diploma presso il liceo scientifico di Adria, Nicola Piva si è laureato in Ingegneria fisica al Politecnico di Milano e oggi frequenta il master in Nano-ottica e Fotonica sempre presso il Politecnico, è stato tra gli ideatori di questa startup.
“I pannelli fotovoltaici tradizionali – così Piva – non sono in grado di soddisfare le esigenze di un mercato che richiede sorgenti di energia indipendente come tecnologia abilitante, mentre i nostri moduli sono stampati in grandi volumi su fogli di plastica a basso costo, sono flessibili ed estremamente leggeri, rappresentano la migliore opzione per il recupero di energia in ambiente indoor”.
Ha preso così vita una vera rivoluzione nel campo delle fonti alternative di energia che si rivolge al mercato dell’Internet of things, cioè l’insieme di dispositivi connessi in rete e in grado di comunicare con una centralina o uno smartphone.
Come spiega Piva, l’aspetto fondamentale del processo di produzione è il poter ricorrere a tecniche di stampa per depositare i materiali conduttori e semiconduttori che costituiscono la cella fotovoltaica.
I materiali che vengono utilizzati hanno la proprietà di poter essere sciolti in opportuni solventi e quindi formare inchiostri speciali, i quali possono essere compatibili con metodi di stampa rotativa.
“Questa tecnologia – prosegue l’ingegnere cavarzerano – si basa su materiali semiconduttori organici, ovvero polimeri speciali in grado di condurre la carica elettrica, che non includono sostanze tossiche o materiali rari come altre tecnologie fotovoltaiche. Pannelli fotovoltaici flessibili possono essere integrati in capi d’abbigliamento per ricaricare smartphone oppure si potrebbero realizzare tende da campeggio fotovoltaiche in grado di generare l’energia necessaria a illuminare la tenda di notte”.
Una tecnologia che ha quindi un campo di utilizzo estremamente vasto, che si potrebbe impiegare anche nel mondo della moda, delle attrezzature da campeggio e dell’architettura arrivando a risultati e applicazioni fino ad oggi impensate.

Nicla Sguotti