venerdì, 29 Marzo 2024
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Blue e green economy, il futuro di Italia e Croazia

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1478529545105_IMG_3185_ridottaBen 25 province italiane, 8 contee croate sono chiamate a dar vita a una cooperazione nel programma Italia- Croazia finanziato per 238 milioni di euro e che si inserisce nel più vasto scenario della strategia della macro-regione adriatico ionica, una delle quattro strategie su cui punta l’Europa, Baltica, Danubiana, Alpina e appunto Adriatico-Ionica, l’unica che investe il Mediterraneo e che unisce il Mediterraneo al cuore del continente europeo”.

Il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha presentato il programma transfrontaliero Italia-Croazia. “Le sfide marittime e la blue economy che affrontiamo nella regione adriatica – ha proseguito Ciambetti – non sono specifiche a un singolo paese: sfruttamento eccessivo della pesca, inquinamento, mutamenti climatici, sicurezza, congestione del traffico, collegamenti di trasporto e turismo stagionale: dal momento che esiste un potenziale di crescita in molti di questi settori, il piano d’azione del programma Italia-Croazia può diventare la cornice ideale per affrontare in maniera organica questioni strategiche per i nostri due Paesi proiettandoli al centro della strategia europea della macroregione Adriatico-Ionica.

Proprio a inizio novembre la città di Dubrovnick ha salutato per la prima volta il suo primo milionesimo visitatore in un anno e per capire questo dato basti pensare che i turisti in questa città sono raddoppiati dal 2008. Anche Dubrovnick come Venezia soffre della congestione dei flussi turistici, tema che si potrebbe per altro ampliare anche a buona parte della costa Dalmata come Emiliana, romagnola. Cito questi casi emblematici per spiegare quanto sia necessario riuscire a dare delle risposte eco-sostenibili senza con ciò penalizzare la risorsa turistica che in molte realtà, italiane come croate, sono trainanti”.

L’area su cui insiste il Programma si estende su una superficie di 85.562 km² con una popolazione totale di oltre 12 milioni e mezzo di abitanti e riguarda le provincie italiane di Udine, Gorizia, Trieste, Pordenone, Venezia, Padova, Rovigo, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Ascoli Piceno, Fermo, Teramo, Pescara, Chieti, Campobasso, Brindisi, Lecce, Foggia, Bari, Barletta-Andria- Trani a cui si affiancano le 8 contee croate, Istria, Fiume e la regione litoranea montana con le isole del Quarnaro, la Regione di Lica e Segna, Zara, Sebenicco, Spalato, Dubrovnick, Karlovac, “I temi prioritari riguardano la blue e green-economy – ha spiegato Ciambetti – la sicurezza e l’adattamento ai mutamenti climatici, il trasporto e il patrimonio culturale. Mi auguro che questo programma possa far sì che le 25 province italiane e le 8 contee croate si mobilitino consci del ruolo che è stato affidato loro dall’Unione Europea, che non a caso ha voluto riservare a questo programma il maggior finanziamento, 237 milioni di euro, previsto per tutti i programmi transfrontalieri”.

 

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