giovedì, 28 Marzo 2024
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Meraviglie dello Stato di Chu ad Adria: bilancio positivo, o quasi

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chu1La mostra Meraviglie dello Stato di Chu volge al termine e il 20 novembre sarà l’ultimo giorno in cui il Museo Archeologico di Adria potrà ospitare i preziosi reperti bellici dell’antico stato cinese. Tempo di bilanci, dunque, per capire se questa mostra su cui Adria ha molto puntato (a livello economico tra Adria ed Este si è speso 500mila euro) è stata in grado di apportare alla città i benefici auspicati. Ne abbiamo parlato col sindaco Massimo Barbujani.

“Tutto sommato questa mostra ha rappresentato qualcosa di positivo per la nostra città – dice il primo cittadino –, un’esperienza non così facilmente ripetibile peraltro, dato che mettere ancora insieme quattro soggetti (Adria, Este, Venezia e Regione Veneto, oltre alla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo) sarà tutt’altro che semplice. Ma i numeri registrati, 6/7.000 presenze, sono proporzionati alla nostra città, tenendo conto che Venezia ha naturalmente assorbito oltre il 70% dei visitatori”. Parliamo in ogni caso di numeri piuttosto lontani da quella quota di 20mila presenze auspicata alla vigilia. “Ma l’importante – spiega il sindaco – è cominciare a seminare. Se riusciremo a dare continuità, con altre proposte accattivanti, sarà più facile abituare gli abitanti di città al di fuori dei circuiti tradizionali museali a fruire di questi eventi”.

Secondo il primo cittadino “si è vista tanta gente ad Adria attirata dalla mostra, magari questo non si percepisce. Chi è andato a visitare il museo ne è rimasto sorpreso – prosegue –, non solo per la mostra ma anche per il tipo di proposta offerta dall’intera struttura museale. Il bilancio è buono, e la mostra di Chu è servita anche per promuovere il nostro Museo Nazionale”. Evento promosso, per il sindaco, che per il futuro spera in una maggiore collaborazione da parte di tutti nel tentativo di attrarre numeri maggiori: “Bisogna coltivare la cultura dell’accoglienza e della disponibilità – attacca Barbujani –, magari imparando dall’Emilia Romagna. Qui ad Adria c’è sempre qualche divisione di troppo, cosa che ci contraddistingue. Qualche ente preposto alla comunicazione, infatti, poteva fare qualcosa di più: forse non tutti hanno capito lo sforzo economico che si è fatto per ospitare la mostra. Ma, come dicevo prima, si è trattata di una semina e speriamo di avere altre opportunità in futuro per promuovere il nostro museo”, conclude il sindaco.

 

Stefano Chiarelli