venerdì, 29 Marzo 2024
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Martellago, una strada intitolata a Tina Anselmi

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Tina AnselmiIl Comune di Martellago è uno dei primi a intitolare una strada a Tina Anselmi. Il documento della giunta, approvato il 30 novembre, è stato trasmesso alla Prefettura per informarla del cambio di nome. L’idea era partita appena qualche giorno dopo la morte della prima donna ministro della Repubblica italiana (1 novembre 2016 ndr) e il tratto scelto sarà a Maerne e prenderà il posto di un tratto di strada di via Aldo Moro, visto che doveva essere cambiato.
Nel giugno 2010, il governo locale di Giovanni Brunello aveva scelto di dedicare ad Aldo Moro il ramo destro della strada sino all’incrocio con piazza IV Novembre; ma ora si era resa la necessità di modificare la denominazione di parte dell’arteria e si è scelta la figura della Anselmi.
Era nata da una famiglia cattolica e, dopo aver frequentato l’istituto Magistrale a Bassano del Grappa, si laureò in Lettere all’Università Cattolica di Milano. Attiva nella Democrazia Cristiana e impegnata nei sindacati, per tre volte fu sottosegretario al Ministero del Lavoro e, con i governi di Giulio Andreotti, seguì i ministeri del Lavoro e Previdenza prima e Sanità poi, tra il 1976 e 1979. Nel 1981, nel corso dell’ottava legislatura, è stata nominata presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia massonica P2 di Licio Gelli, che terminò i lavori nel 1985.
Nel 2004 promosse la pubblicazione di un libro intitolato “Tra città di Dio e città dell’uomo. Donne cattoliche nella Resistenza veneta”, dove scrisse l’introduzione e un saggio. Nel maggio 2010 ricevette nella sua villa di Castelfranco Veneto la visita del direttore del giornale “II Piave”, Alessandro Biz, il quale, su mandato di Gelli, le propose un incontro chiarificatore sulla P2. Ma non avvenne mai, ufficialmente per motivi di salute.

Alessandro Ragazzo