venerdì, 29 Marzo 2024
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Festa natalizia per portare l’acqua ai bambini dell’Africa

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L’Africa ha sete su questo non ci piove…. Riparte la gara della solidarietà da Sottomarina per le missioni del Burundi. Il 17 dicembre prossimo il gruppo missionario della parrocchia di Santo Spirito e l’associazione amici dei Lebbrosi organizzano presso l’Auditorium San Nicolò una serata natalizia dedicata ai bambini del Burundi. Un’occasione per presentare i risultati ad un anno e mezzo dall’inizio del progetto e per ringraziare tutti coloro che con la loro partecipazione hanno reso possibile la realizzazione di alcuni obiettivi. Il progetto “Amuze — acqua ai bambini del Burundi” ha come obiettivo la costruzione di un complesso di cisterne e pozzi per permettere l’approvvigionamento idrico tramite la raccolta di acqua piovana a Ghiteca. Un piccolo villaggio dove suor Giselle e le suore missionarie ogni giorno si occupano delle esigenze dei loro piccoli orfani, in condizioni igienico sanitarie precarie. L’acqua infatti è un bene vitale e prezioso, ma raro in Burundi, dove la pioggia fa capolino in maniera consistente solo per due mesi all’anno. Per le esigenze dell’orfanotrofio è stato quindi progettato un complesso di tredici cisterne, sei per l’acqua non potabile in muratura e sette per l’acqua potabile, per conservare l’acqua raccolta durante la stagione delle piogge ed utilizzarla nel lungo periodo di siccità. Al momento l’impresa è riuscita per i due terzi. Le cisterne per l’acqua potabile della capienza di 5 mila litri ciascuna sono state inviate in Africa grazie al contributo dell’ex Asp. Montate con impalcature di legno precarie e con il sostegno di dodici braccia, sono pienamente funzionanti, sopraelevate per sfruttare il principio di caduta dell’acqua. Dei sei pozzi in muratura previsti, è stato invece possibile costruirne solo quattro. “Siamo ad un passo dalla conclusione grazie alla generosità per la maggior parte dei chioggiotti — spiega Giuseppina Marini, tra i volontari e i promotori dell’iniziativa — Inizialmente le spese preventivate erano di 80 mila euro. Siamo riusciti a raccogliere in un anno e mezzo 60 mila euro che sono serviti per costruire quattro cisterne in muratura, ma i lavori si sono fermati. In Africa il cemento non è un bene disponibile e deve essere importato. Purtroppo quest’anno i prezzi hanno subito una tale impennata da far lievitare i costi di ulteriori 20 mila euro”. Ma i volontari non si sono persi d’animo ed hanno deciso di rilanciare il progetto Amuze con una vera e propria festa natalizia di ringraziamento con musica, danza e la proiezione di un corto sull’Africa premiato al festival che ogni anno organizza il centro culturale “Candiani” di Mestre. All’interno dell’Auditorium San Nicolò verrà inoltre allestita una mostra fotografica per illustrare attraverso le immagini il lavoro svolto. Madrina della serata sarà proprio Suor Giselle, che rimarrà in Italia fino alla fine del 2008 e che porterà dall’Africa il saluto dei suoi bambini.

GIOVANNA BELLEMO