venerdì, 29 Marzo 2024
HomeRiviera del BrentaRiviera OvestFossò, Compagno: “Tre anni di cattiva amministrazione”

Fossò, Compagno: “Tre anni di cattiva amministrazione”

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Sprechi di denaro pubblico per progetti irrealizzabili; continui aumenti di tasse e imposte; mancanza di dialogo con minoranze e cittadini. L’amministrazione di Fossò, per i consiglieri di opposizione Luciano Compagno, Gianni Cassandro e Luca Bertellini, in questi tre anni ha dimostrato di avere le mani bucate e di essere chiusa in sé stessa. “Il Comune ha messo sul tavolo vari progetti di opere pubbliche che non verranno mai realizzati perché troppo onerosi e che sono solo mera propaganda elettorale” dicono. L’elenco è lungo: le opposizioni parlano di 6 milioni per la nuova sede municipale, 5 milioni per la piscina, 6 per il centro servizi e 3 milioni per la scuola elementare di Sandon. Inoltre c’è la caserma dei carabinieri che “verrà costruita solo al grezzo perché mancano i soldi per completarla”. Per quanto riguarda il distretto sanitario, i consiglieri sostengono che potrebbe essere realizzato, visto che il sindaco ha dato in permuta un volume edificabile di 3mila metri cubi; ma bisognerà vedere se Camponogara vorrà rinunciare. “Un altro spreco riguarda il nuovo campo da calcio di allenamento — viene detto -, per il quale si spenderanno 1,5 milioni. Non sarebbe stato meglio utilizzare quello esistente e trovare una soluzione per gli spogliatoi?”. Tra tutte queste ed altre cose, le opposizioni denunciano una spesa di oltre 300mila euro per soli progetti preliminari. Ma ci sono altri impegni di spesa che secondo le minoranze potevano essere contenuti: oltre 300mila euro per trasferire all’Unione dei Comuni alcuni servizi quali polizia locale, commercio-industria-artigianato e Urp, per poi aumentare comunque le assunzioni in Comune di 6 unità; 18mila euro per aprire e chiudere la biblioteca e 35mila per le sagre paesane. Altra nota dolente il Pati (Piano Assetto Territoriale Intercomunale) e il Pi (Piano Intervento): secondo i consiglieri sono stati spesi 300mila euro per uno strumento urbanistico che altri comuni di Riviera del Brenta e Miranese hanno adottato a costi molto inferiori. Viene denunciato poi un nuovo aumento per la tassa rifiuti (Tia): “In consiglio — dicono le opposizioni — l’assessore Carraro adotta la scusa dell’aumento Istat, invece di fare campagne di sensibilizzazione nelle scuole e far conglobare, come in altri comuni, lattine, vetro e plastica. Senza penalizzare il servizio, si risparmierebbero 28mila euro”. Sulla questione delle spese legali legate ai ricorsi per Pati e Pi Compagno dichiara: “Il sindaco dice che io ne sono la causa, ma è falso perché in 3 anni ci sono stati 12 ricorsi al Tar e due al presidente della Repubblica presentati dai cittadini, trattati come noi a pesci in faccia e che non hanno ancora visto le cartografie di Pati e Pi, mentre altri abitanti, vicini all’amministrazione, li hanno visti”.“Se sindaco e Giunta si fossero aperti al dialogo con cittadini e opposizioni — concludono — non avrebbero commesso certi errori. Hanno invece preferito lo scontro, pur di non condividere le proprie scelte”.

ANTONIO TOSI