La notizia era nell’aria da tempo ma l’ufficialità è arrivata solo all’inizio del mese di Novembre: Ivano Gibin, assessore ai lavori pubblici di Porto Tolle è entrato nella Lega Nord.
Il passaggio è stato sancito con una conferenza stampa in cui l’ex esponente della Margherita ha spiegato le ragioni della propria scelta: “Fin dal primo approccio ho registrato una grande condivisione a livello di programma: al momento della costituzione del Partito Democratico non me la sono sentita di aderire come altri hanno fatto, se c’è un partito realmente vicino alle esigenze della gente questo è proprio la Lega Nord; i cittadini chiedono a gran voce sicurezza ed il federalismo non può più attendere, per soddisfare le richieste servono semplicità e concretezza nella stesura dei programmi”.
L’indiscrezione circolava da diverse settimane, soprattutto dopo la formale e chiacchierata rinuncia dell’assessore alla costituente del PD lo scorso settembre: con il tempo l’ipotesi leghista è andata prendendo corpo, corroborata da una discreta opera di tesseramento e dalle continue illazioni provenienti soprattutto dall’area d’opposizione, con diversi esponenti a contestare questa inversione di direzione politica. Ovviamente soddisfatti gli esponenti leghisti che hanno contribuito a preparare l’ingresso dell’assessore: Antonello Contiero, segretario provinciale, ha sottolineato come “Gibin è stato il candidato più votato nel comune di Porto Tolle ed è politico di indubbie qualità: ha aderito al nostro movimento in punta di piedi ed è stato accolto a braccia aperte”. Positivo anche il commento di Giorgio Azzalin, assessore anch’esso Porto Tolle e coordinatore comunale: “È il segnale che la nostra idea si sta rafforzando nel territorio, anche perché il nostro programma viene dalle esigenze reali del cittadino: la gente è stanca delle promesse fatte e non mantenute”. Azzalin poi si sofferma sulle ripercussione negli equilibri politici di questo passaggio: “Non è certo una svolta a destra: l’abbiamo ripetuto più volte, la nostra è, e rimarrà, una lista civica, pertanto, rimarranno saldi i punti del programma di lavoro pubblicato in campagna elettorale”.
ALESSANDRO ORLANDIN