venerdì, 29 Marzo 2024
HomePadovanoBassa PadovanaIl gruppo teatrale “Ospedaletto ci riprova” conferma il suo impegno di solidarietà a...

Il gruppo teatrale “Ospedaletto ci riprova” conferma il suo impegno di solidarietà a teatro

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Dicembre di solidarietà ad Ospedaletto Euganeo. Il periodo pre-natalizio registra, come da abitudine, una serie di iniziative benefiche nel paese della Bassa Padovana. Il 7 dicembre il Gruppo Teatrale “Ospedaletto ci prova” ha rappresentato una commedia scritta in rigorosissimo dialetto veneto dal regista Francesco Chiodin dal titolo “Lo seto ti?” con ricavato a favore delle adozioni a distanza dei bimbi.
La trama tratta del morbo di Alzheimer, malattia che sta interessando tante persone e che crea notevoli problemi nelle famiglie e nell’assistenza pubblica. Ha assistito anche il presedente dell’Aima (Associazione Italiani Malati Alzheimer) Euganea PierGianni Tinello, il quale ha illustrato brevemente gli intenti della sua Associazione dei pazienti e familiari coinvolti nel vortice burrascoso di questa malattia.
La serata è propizia anche per la presentazione e distribuzione del libro edito con il contributo del Csv (Centro Servizi del Volontariato) della Provincia di Padova che festeggia i 10 anni di attività del Gruppo Teatrale “Ospedaletto ci prova”. Dieci anni di attività ufficiale nata nel 1998 per raccogliere fondi in favore delle adozioni a distanza e da allora continuata nel tempo, senza pretese, ma con amore, costanza e perseveranza. Sarà presente il giornalista Michele Santi che del libro ha scritto la presentazione, da sempre amico e sostenitore di “Ospedaletto ci prova”.
Il titolo del libro è tutto un programma perché così recita: “Ospedaletto ci prova: associazione per le associazioni”. Negli intenti dei fondatori del Gruppo c’era e ancora c’è la voglia e la mission di fare spettacolo sì, ma soprattutto creando solidarietà, permettendo cioè con la loro verve e capacità artistiche, di propagandare, aiutare e far vivere le altre associazioni. L’8 di dicembre, sul sagrato della Chiesa, viene allestita una bancarella ricca di tanti manufatti che le abili mani di gentili signore hanno confezionato e prodotto. Il ricavato dell’iniziativa viene devoluto all’adozione a distanza di bambini poveri. Un bel modo per aiutare chi soffre.

GERARDO MUOLLO