Dopo i recenti sviluppi, a Cavarzere le prime ipotesi sulla zona più adatta ad ospitare l’impianto, tra le quali quella del coordinamento locale del Partito democratico che, come evidenzia il segretario Otello Piazzon, sembra avere già le idee chiare. “La cancellazione del sito D dopo la decisione della maggioranza del consiglio provinciale — afferma Piazzon — è una vittoria per Cavarzere, ora è necessario individuare un sito il più lontano possibile dai centri abitati che non crei disagio alla popolazione. Tra quelli individuati in territorio cavarzerano il più adatto, per la lontananza dalle abitazioni e per la possibilità di accedervi da tre diverse vie è il sito G, vicino all’ex base militare di San Gaetano”. Cosa risponde a chi dice che manca una comunicazione ufficiale da parte della Provincia sulla cancellazione del sito D? “Sono le solite speculazioni fatte da chi, inconsciamente, si presta a gettare discredito sull’Amministrazione provinciale favorendo chi sta agendo per meri fini elettoralistici. Quanti a Cavarzere hanno assunto una posizione chiara sulla vicenda e qual è la posizione del centrodestra? La Provincia, che ha la competenza di decidere sulla realizzazione dell’impianto, ne darà comunicazione nei tempi e nei termini istituzionali dovuti, chi afferma il contrario non vuole rassegnarsi alla cancellazione del sito D. Come Pd di Cavarzere ci siamo avvalsi della presenza del presidente Zoggia che si è dimostrato disponibile a confrontarsi con le rappresentanze politiche locali ascoltando osservazioni e suggerimenti. Noi abbiamo fatto la nostra parte, rimaniamo in attesa di sapere cosa ne pensa il sindaco Parisotto”. Ci siamo rivolti anche a Michela Ronchi, coordinatrice della sezione locale di Sinistra democratica, la quale ha ribadito la posizione del suo gruppo politico alla luce di quanto emerso dall’assemblea del 5 novembre. Quali saranno le prossime azioni di Sinistra democratica? “Siamo convinti che ormai ai capigruppo della Provincia di Venezia sia chiara l’opinione dei cittadini di Cavarzere e Cona, che si rispecchia nelle voci dei comitati ambientalisti e nei gruppi politici da sempre contrari alla realizzazione di un megaimpianto di compostaggio vicino al centro abitato e alla costruzione di due centrali a turbogas a Cona e Loreo. Le nostre azioni saranno decise sulla base delle decisioni che Provincia, Regione e ministeri competenti assumeranno”. Quale sarebbe lo sviluppo più auspicabile della questione compostaggio? “L’area sud della provincia di Venezia non deve diventare la pattumiera del Veneto, a distanza di pochi km non si devono realizzare un megaimpianto di compostaggio da 120mila tonnellate e due centrali a turbogas per 1.600 Mgw complessivi. Noi non diciamo no a priori ma è auspicabile che si realizzi solo uno di questi impianti, se la Provincia ha deciso che sia l’impianto di compostaggio esso non deve sorgere nel sito D ma in un’area lontana dai centri abitati con tutte le valutazioni e precauzioni ambientali richieste”.
Piazzon (Pd): “A Cavarzere il più adatto è il sito G”
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news