mercoledì, 24 Aprile 2024
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Il consiglio delibera lo sgombero

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di Alessandro Cesarato
Chiude a distanza 25 anni dalla sua realizzazione il campo nomadi di via Marconi. A sancirlo il voto unanime del consiglio comunale, durante la seduta di venerdì scorso, alla delibera di proposta di cessazione della struttura nata nel 1983. Ora Marco Lovacovic e la sua famiglia, che abusivamente occupano il campo da quasi una ventina d’anni, se ne sono andati senza aspettare l’ordinanza di sgombero coatto. Il primo cittadino, negli anni più volte minacciato dai nomadi, per il momento continuerà però ad avere l’ausilio delle Forze dell’ordine che negli ultimi mesi hanno pattugliano costantemente il paese. “Si tratta di una questione che riguarda tutta la comunità — ha esordito nel suo intervento in consiglio il sindaco Cesarina Foresti — e per questo è doveroso sia trattato dall’intero consiglio. Abbiamo deciso di chiudere il campo definitivamente ed avere emesso un’ordinanza avrebbe significato risolvere la situazione contingente ma non a trovare una soluzione definitiva”. “Siamo arrivati al termine di un percorso — continua – che dura dal 2004 con lo studio e l’introduzione del nuovo regolamento che ha trasformato il campo nomadi in un campo sosta e che ha rappresentato lo strumento attraverso il quale arrivare alla sua chiusura”. Una decisone che in realtà era nell’aria già mesi fa ma che è stata rinviata a seguito della misura restrittiva che gravava su Marco Lovacovic che sino a pochi giorni fa gli intimava di muoversi al di fuori del campo.
Ma che alla fine si è trasformata per l’uomo in un’arma, seppur temporanea, per ostacolare e rallentare il corso degli eventi. “Il campo è stato chiuso — spiega entrando nei dettagli — perché i recenti sopraluoghi di Usl e Vigili del fuoco ne non lo hanno trovato a norma il che implica che andrebbe ristrutturato. Le priorità in paese sono altre, più importanti di sistemare un campo per l’uso del quale non risulta agli atti nessuna richiesta. Chi lo occupa attualmente è in abuso perché, nonostante le tante sollecitazioni, non ha mai presentato una richiesta né sottoscritto il regolamento d’uso. La pubblica amministrazione non può continuare a trovare soluzioni per dei privati cittadini e al loro totale disinteresse ad entrare a far parte della nostra comunità”. Da parte loro le minoranze hanno votato la delibera, ma hanno anche espresso qualche perplessità in relazione ai possibili scenari. Antonio Maritan, capogruppo dei Moderati, spiega così il suo voto: “Votiamo a favore della chiusura del campo, ma non possiamo prendere atto che così sanciamo anche il fallimento di ogni tentativo di integrazione fatto in tutti questi anni”. “ Siamo sicuramente soddisfatti per questa decisione — afferma da parte sua il capogruppo della Lega Nord Vittorio Sambin — che da tempo avevamo chiesto soprattutto per i personaggi che vi stanziano. Si innescano però ora degli interrogativi sulla loro sorte. Non vorremo si spostassero con i loro camper nella piazza del paese”. “Rinnovo inoltre — aggiunge Sambin che è anche un imprenditore edile — la mia piena disponibilità ad abbattere gratuitamente l’edificio abusivo sorto sul campo”.