Sicurezza a Mira, è allarme droga e truffe. Diminuiscono furti e rapine . Sono questi i dati preoccupanti che emergono dal bilancio dell’attività della Tenenza dei carabinieri di Mira durante il 2008. Sono aumentati comunque i controlli di prevenzione del crimine. Sono uscite sulla strada circa 1300 pattuglie quest’anno con un organico a pieno regime della Tenenza che non supera le 20 unità. Torniamo alle cifre: nel 2008 ci sono stati circa 200 furti per lo più in auto. I furti sono stati denunciati prevalentemente nell’area dei supermercati Lando a Gambarare di Mira e nell’area del parcheggio della stazione dei treni di Marano anche se in questo posto i furti sono in diminuzione rispetto al 2007. I furti sono in diminuzione del 3-4% rispetto all’anno precedente. In leggero aumento i furti di biciclette scooter e esercizi commerciali una settantina i casi registrati.Per i militari dell’Arma è risultata efficace la campagna di informazione che ha puntato a far si che aumentassero le misure di sicurezza come catenacci, lucchetti e antifurti. Non si sono avute impennate di reati in materia di molestia e violenze sessuali che sono ferme a quota due per il 2008. Stabili, forse in leggero calo i furti negli appartamenti che sono complessivamente 30. In calo rapine e scippi ferme a 4 casi . Non mancano però le note dolenti. Sono in forte aumento le truffe legate a raggiri porta a porta , ma soprattutto quelle elettroniche legate alla clonazione di carte di credito e bancomat. Ci sono stati oltre 40 casi a Mira nel 2008, il 20 % in più rispetto al 2007. Ma non solo. In aumento anche le truffe telefoniche. Desta preoccupazione intanto l’aumento dei reati legati allo spaccio di droga. Le operazioni dei carabinieri di Mira hanno portato all’arresto di 10 persone nel 2008 e al sequestro di quasi due chili di stupefacente. Per il 95 % dei casi si tratta di cocaina . Una droga diffusissima in tutti gli strati sociali anche in Riviera del Brenta che ha soppiantato marijuana e hashish . L’attività della Tenenza ha portato all’arresto di una sessantina di persone. Tanti di questi per il reato di immigrazione clandestina. Non sono mancate infine liti che hanno generato denunce per aggressioni percosse e diffamazioni che sono stabili rispetto all’anno precedente.
Alessandro Abbadir