venerdì, 29 Marzo 2024
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Il nuovo ufficio postale a misura dei disabili

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Una cosiddetta “mappa tattile” capace di indirizzare i non vedenti allo sportello desiderato utilizzando come guida una corsia in rilievo. Uno sportello all’altezza dei disabili in carrozzella e tre box completamente isolati per trattare con il cliente gli investimenti, i servizi alle aziende ed eventuali investimenti da fare. Sono i fiori all’occhiello della sede delle poste piovesi di via Zabarella completamente rinnovata e che la pongono ai vertici della dotazione di Poste Italiane provinciale. Il non vedente, infatti, appena entrato trova sulla sua sinistra una piastra su cui in braille è specificato il percorso che deve compiere a seconda dell’operazione che desidera compiere. Si tratta del primo ufficio postale della provincia di Padova che offre questo servizio in perfetta sintonia col progetto di abbattimento delle barriere architettoniche.
Altra peculiarità delle poste piovesi sono gli otto sportelli (due per i correntisti, cinque per l’utenza normale e uno, appunto, per i disabili) “aperti”completamente polivalenti dotati di Roller Cash che eroga solamente il contante relativo all’operazione in corso. Oltre a questa innovazione la sicurezza è tutelata grazie al circuito di videocamere esterno ed interno funzionate 24 ore. Ed a questo proposito è stata ricavata una stanza, anche questa telesorvegliata, accessibile giorno e notte dove sono state poste le cassette postali, il bancoposta e tre robot capaci di effettuare in automatico il pagamento di conti correnti e altre operazioni. Altra innovazione rispetto al passato è che il turno per gli utenti è regolato a seconda della prenotazione e non per il tipo di operazione che l’utente deve compiere. La ristrutturazione dei locali è costata oltre 400 mila euro. All’inaugurazione era presente l’arciprete di Piove Giorgio Facchin che ha benedetto i locali. Il sindaco di Piove Mario Crosta nel suo intervento è entrato in leggera polemica con le poste, laddove ha ricordato che effettuano un servizio in monopolio e che dunque devono tenere conto delle esigenze di tutte le persone. A questo punto ha caldeggiato la richiesta dei cittadini del quartiere di S.Anna (oltre 4.500 ha specificato) che chiedono un loro ufficio postale. “ Non si può più parlare di monopolio delle Poste italiane — ha risposto Enrico Turetta responsabile provinciale degli uffici della provincia — perché i conti correnti si possono pagare anche in banca o dal tabaccaio — ora siamo una Spa e lavoriamo anche noi in concorrenza e dobbiamo affrontare le sfide del mercato dei servizi e del settore economico, comunque vaglieremo la possibilità di aprire un ufficio anche a S.Anna, ora che conosciamo il numero della popolazione che racchiude”. A questo proposito il Comitato di Quartiere di S. Anna ha raccolto un migliaio di firme per ottenere questo servizio importante soprattutto per gli anziani che devono attraversare la pericolosa Strada dei Pescatori per recarsi alle poste.

Gianni Patella