giovedì, 28 Marzo 2024
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Volontari ospedalieri impegno quotidiano

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Come sua consuetudine nel mese di marzo l’Avo (Associazione Volontari Ospedalieri) di Este organizza il Corso per volontari, simpatizzanti e quanti volessero incontrare e conoscere l’Associazione. Il corso dura cinque serate con temi inerenti l’associazione in particolare ed il sociale in generale con relatori specifici e qualificati per i diversi argomenti trattati. Momenti per poter analizzare a fondo malattie, rimedi e priorità.
Questo il programma del nuovo anno. Si parte lunedì 2 marzo col tema “Solo Pilato si lava le mani?” con Francesco Chiodin, presidente Avo Este e caposala Cardiologia Ucic Ulss 17. Si prosegue martedì 10 marzo: “Frustrazione e gratificazione: la bilancia dell’emotività nel volontario” della dott.ssa Maria Luisa Girardi, psicologa e responsabile Servizio formazione Ulss 17. Il 16 marzo sarà la volta di “Dare senso a giorni che non si ricordano – Ruolo del volontario con il malato di Alzheimer” con il dott. Lino Pasqui, neurologo e responsabile Focus group Alzheimer Ulss 17. Martedì 24 marzo si parlerà di “Cosa e chi mi aspetta alla dimissione dall’ospedale?” Dott.ssa Silvia Ruzzon, assessore al sociale comune di Este. Lunedì 30 marzo : “Voglio farmi conoscere a tutti, anche ai giovani! – Strategie di comunicazione per l’associazione Avo”. Dott.ssa M. Luisa Girardi, psicologa, responsabile Servizio Formazione Ulss 17. Tutti gli incontri si terranno presso la sala caduti di Nassirya di Este alle ore 21.00 nel vicolo Mezzaluna. L’ingresso è ovviamente libero.
Un ‘occasione fondamentale per conoscere al meglio l’Avo, un’associazione laica, apartitica, che non ammette, come suo statuto impone, discriminazioni di sesso, di razza, nazionalità, religione. Basa la propria attività su prestazioni gratuite, non ricoprendo mansioni professionali, ma collaborando con le strutture ospedaliere esistenti, integrandole con un rapporto personale tra volontario e malato. I suoi obiettivi sono di colmare la carenza di umanità nel servizio sanitario e proporre attraverso l’opera dei volontari la riscoperta dell’uomo nella pienezza della sua realtà fisica, psichica e morale. E di offrire un servizio efficiente, unendo in gruppi tutte le persone che possono dedicare parte del loro tempo all’attività di volontariato così da fornire un’assistenza completa e continuativa: si vuole garantire, per quanto reso possibile dal numero dei volontari, una presenza costante in corsia.
Per diventare volontari bisogna aver compiuto la maggiore età e partecipare al corso di formazione annuale, oltre ad impegnarsi in un periodo di tirocinio di un anno affiancati da un volontario esperto e garantire il proprio servizio con cadenza settimanale per un periodo di due ore. L’Avo di Este si inserisce ovviamente in una realtà più ampia che opera in Italia. Questa associazione può contare su 223 sedi che operano in 496 strutture (Ospedali, Rsa; Case di Riposo) con 27.000 volontari ed oltre 3.000.000 di ore di servizio prestate in un anno.

Gerardo Muollo