venerdì, 29 Marzo 2024

Guerra fra comuni

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diventare il vero pomo della discordia nella primavera dei Comuni di Fossò e Camponogara. Il sindaco Guido Carraro si dice da tempo certo che l’opera verrà realizzata nel proprio territorio. All’opposto, il collega Desiderio Fogarin è sicuro di spuntarla, dovesse essere anche sul filo di lana. Chi avrà ragione? Lo si saprà probabilmente nel prossimo mese di maggio e il verdetto emergerà in seno alla Conferenza dei sindaci dell’Asl 13. Ha dichiarato il presidente di turno della Conferenza, nonché sindaco di Mira, Michele Carpinetti: “si sta facendo una gran confusione e ciò non giova alla pianificazione e distribuzione dei servizi sanitari sul territorio della Riviera del Brenta. Voglio sottolineare che la Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 non ha modificato i propri programmi, che prevedono un distretto a Mira e uno a Camponogara. Fossò ha comunque e legittimamente proposto la propria candidatura. Ciò che prometto è che verrà operata una scelta a beneficio dei cittadini, svincolata da qualsiasi strumentalizzazione”. Nel corso dell’ultima Conferenza dei sindaci, però, il Comune di Camponogara non avrebbe presentato la documentazione necessaria ad arrogarsi il diritto alla costruzione del nuovo distretto sanitario. Fossò invece avrebbe già pronto sia il progetto, sia la conformità urbanistica. Una posizione “di forza” sulla scorta della quale il sindaco Carraro si dice convinto di spuntarla, togliendosi anche qualche sassolino dalla scarpa nei confronti del collega Fogarin: “il sindaco di Camponogara ha detto che dovrei vergognarmi — commenta -, ma non ho nulla da rimproverarmi. Ho soltanto avanzato la candidatura del mio Comune e certo non dipende da noi se Camponogara non ha ancora presentato la documentazione necessaria. Noi continueremo sulla nostra strada, consapevoli di avere le carte in regola per realizzare il distretto”. Se così fosse, il luogo deputato dovrebbe essere piazza San Bartolomeo, a fronte di un investimento di 2,5 milioni. Importanti i numeri della nuova struttura: 1475 metri quadri di superficie disposti su due piani, pronti a ospitare 20 ambulatori, 8 sale d’attesa, 3 sale riunioni e 5 uffici. La struttura verrebbe poi dotata di 12 servizi igienici, 2 archivi, 2 spogliatoi e 4 magazzini.Per ora non ci sono però certezze. Tutto verrà deciso presumibilmente a maggio. Va infatti ricordato, come ha spiegato Carpinetti, che la scelta di Camponogara, assieme a Mira, era stata già presa alcuni anni fa perché i due Comuni erano stati giudicati in grado di offrire più servizi. Così a Camponogara sono stati ampliati gli uffici, mentre a Mira è stato costituito il distretto centrale.

A. T.