giovedì, 28 Marzo 2024
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Acqua desalinizzata, habitat improbabile per le “tapes philippinarum”

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La massiccia moria di vongole, alla quale si è recentemente assistito in laguna Marinetta, ha preoccupato non poco il mondo della molluschicultura e non solo. Il primo cittadino di Rosolina Luciano Mengoli, infatti, si è mobilitato per mettere fin da subito in campo le misure necessarie per contenere il fenomeno, organizzando un incontro che ha messo faccia a faccia gli addetti ai lavori, le amministrazioni locali (tra cui l’assessore regionale alla Pesca, Isi Coppola, e quello provinciale, Gino Sandro Spinello), il servizio veterinario dell’Ulss 19, l’Arpav e il Consorzio di bonifica Delta del Po-Adige. L’assise si è riunita verso la metà del mese scorso, ponendo in discussione diversi argomenti che hanno riguardato sia le cause legate alla moria dei molluschi, che le misure necessarie per contenere le perdite economiche a cui i coltivatori sono esposti.
Le cause dell’epidemia che ha colpito i mitili, secondo il dottor Marcello Gazzetta del servizio veterinario dell’Ulss di Adria, sono da ricercarsi nel progressivo abbassamento della salinità dell’acqua. Il fenomeno, come dimostrato dai monitoraggi effettuati, si sarebbe manifestato in particolar modo nei primi mesi del nuovo anno, dando luogo ad un habitat invivibile anche per le pur resistenti “tapes philippinarum”.
Altre emergenze, inoltre, sono state messe in evidenza nel proseguo del meeting. Tra tutti l’urgenza è stata assegnata allo smaltimento dei gusci e delle vongole morte nei vivai, che fin dai giorni successivi alla moria hanno rappresentato una potenziale fonte di degrado.
Un primo soccorso è arrivato direttamente dall’assessore regionale Coppola, che ha informato la platea della disponibilità di una discarica, già individuata dalla Regione, nel caso i molluschi rientrassero nella categoria tre, cioè i rifiuti pericolosi.
Il grosso della questione locale, però, ha riguardato l’individuazione delle risorse da destinare, in forma di misura compensativa, ai coltivatori che nella moria hanno subito ingenti perdite economiche. L’intervento, è stato detto, sarebbe di assoluta necessità, in quanto, garantirebbe quei fondi utili per la nuova semina dei molluschi, senza interrompere il ciclo delle coltivazioni. Un contributo potrebbe arrivare dalla Regione, intanto, risolutoria sembrerebbe essere stata l’ipotesi di permettere, seppur in modo temporaneo, la raccolta dei mitili in laguna Caleri.