mercoledì, 27 Settembre 2023
 
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Avvocati e magistrati difendono il foro

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Avvocati di Adria uniti nel difendere a gran voce il proprio tribunale. Sono bastate alcune voci su una possibile razionalizzazione, che priverebbe il Bassopolesine del tribunale di Adria, a scatenare la reazione degli addetti ai lavori, riunitisi in un incontro al teatro Ferrini, per sottolinearne l’importanza.
A dare ragione agli avvocati adriesi arrivano i numeri della notevole mole di lavoro che si svolge nella sede distaccata di corso Mazzini. I procedimenti penali sono stati un terzo di quelli di Rovigo, 248 contro i 763, così nel civile dove si arriva a 1056 procedimenti contro i 2427 di Rovigo, dunque quasi la metà del lavoro in tema di civile si svolge nel tribunale di Adria.
A fare gli onori di casa il presidente della Camera degli avvocati, l’avvocato Nicola Zambon che ha sottolineato il valore storico della pretura ripercorrendo a grandi passi la tradizione giurisdizionale della città, risalente all’anno mille.
La parola è passata all’avvocato Luigi Migliorni: “La gente del Delta ha questo tribunale nel suo Dna.
Deve aver modo di percepirne la presenza. Se ci togliete il tribunale, ci togliereste qualcosa di nostro”.
Il giudice Lorenzo Miazzi ha sottolineato quanto influisca il territorio nel contenzioso e conferisca specificità ai processi che quotidianamente si tengono nelle aule della procura di Adria. “Una parte considerevole del lavoro — ha spiegato — si svolge qui, e trasferire tutta l’attività nel capoluogo comporterebbe non pochi disagi allo stesso tribunale di Rovigo. La sezione di Adria, per la specificità del territorio vanta un penale ricco e diversificato, solo qui si affrontano contenziosi che riguardano l’ambiente, la caccia, la pesca. Ed è solo vivendo qui che si percepisce l’importanza di questi processi e come e quanto vadano a toccare gli equilibri economici di questa realtà.
Un mattone neanche tanto piccolo per la coesione sociale”.
A concordare con il magistrato, il giudice Mauro Martinelli: “Questa sede serve un bacino d’utenza di 67mila chilometri quadrati, contro i 98mila del tribunale di Rovigo, una rilevanza dunque che si desume dai dati e dalla gestione del ruolo civile. Ma non è solo un discorso di quantità numerica. Ad Adria si tengono i più importanti processi monocratici della Provincia, con procedimenti diversificati e particolari, inoltre la sua è una rilevanza storica”, ha ricordato Martinelli riferendosi alle numerose controversie sulla natura dell’isola di Albarella e sulla navigazione.
Il vice presidente della Provincia Sandro Gino Spinello ha ripercorso i tempi del suo mandato, nei primi anni ’90, quando Adria rischiava di vedersi togliere il tribunale: “Fu solo la presa di coscienza della gente a salvare la pretura”.
A sostenere la “battaglia” degli avvocati di Adria, tutte le autorità dei paesi del Delta.
Unica voce fuori coro quella dell’avvocato Palmiro Tosini, che ha definito la sezione di Adria: “Un lusso, che non so per quanto tempo Adria possa permettersi”, opinione vivacemente contestata dalla gremita platea di avvocati.
di Marina Ravara

 
 
 
Giorgia Gay
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news

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