venerdì, 29 Marzo 2024
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Il Polesine rivive gli anni di piombo

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Si sono concluse il 19 marzo a Ca’ Zuliani le riprese polesane, durate due settimane, del nuovo film di Renato De Maria, “Prima Linea”. Il film avrà come protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Riccardo Scamarcio, che interpreterà la vita di Sergio Segio, l’ex comandante del gruppo terroristico Prima Linea, condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio del giudice Emilio Alessandrini. Il Polesine fu interessato dalla vicenda in merito agli eventi del 3 gennaio 1982, giorno in cui il gruppo terroristico fece saltare in aria le mura di cinta della prigione di Rovigo uccidendo un passante.
L’esplosione era finalizzata alla liberazione di quattro compagne tra cui Susanna Ronconi, fidanzata di Segio che nel film è interpretata da Giovanna Mezzogiorno. La storia è tratto dal libro “Miccia Corta” scritto dello stesso Segio ed è prodotto dalla Lucky Red in collaborazione con Sky e Rai Cinema.
Durante le due settimane di registrazioni, le scene del set si sono svolte ad Adria, Taglio di Po, Mazzorno Destro, Corbola, Polesine Camerini, alla Sacca degli Scardovari, al Faro del Bacucco e a Ca’ Zuliani, offrendo agli abitanti di queste zone la possibilità di poter partecipare attivamente alle riprese come comparse. Non è inoltre mancato il peregrinare delle numerosissime fans di Scamarcio e di tanti curiosi, accorsi nella speranza di ottenere un agognato autografo o, in rari casi, qualche scatto col giovane attore.
La produzione di Prima Linea è stata largamente criticata a causa del finanziamento di un milione e mezzo di euro, un quinto della spesa complessiva, stanziato dal ministero per i Beni Culturali. Ciò che ha creato disappunto tra l’opinione pubblica e soprattutto tra i parenti delle vittime provocate da Prima Linea, era il timore che dei personaggi negativi come quelli descritti nella storia, potessero essere dipinti come eroi romantici.
Capita spesso che i finanziamenti pubblici per i film che trattano di terrorismo vengano criticati e proprio a tale proposito la Commissione Cinema ha approvato il finanziamento dopo aver valutato la sceneggiatura ritenendo che non costituisce apologia del fenomeno del terrorismo.
di Elisa Cacciatori