giovedì, 28 Marzo 2024
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Si cerca un candidato che piaccia a tutti

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Tra terremoti veri e terremoti politici sembra ufficialmente riaperta la corsa al toto candidato sindaco per il Pdl: il consigliere regionale Leonardo Padrin si è arreso a quella che ha riconosciuto essere l’evidenza dei fatti, ovvero che sul nome di Alberto Canova, candidato sostenuto dal direttivo azzurro locale, si siano venute a creare troppe polemiche. E così pure sul suo concorrente Alessandro Marcolin. L’appello di Padrin a sedersi al tavolo provinciale per trovare un nome condiviso da tutte le anime del Pdl trova sponda nella collega Regina Bertipaglia: “Accetto la proposta se non altro per senso di responsabilità, cosa di cui c’è più che mai bisogno per uscire dall’impasse. Tuttavia — sottolinea Bertipaglia — non accetto che Marcolin venga definito bruciato dato che non si è mai esposto né alle critiche né agli elogi di alcuno, rimanendo in attesa che il coordinamento regionale decidesse il candidato. C’è una bella differenza fra il profilo scelto da Marcolin e quanto invece ha fatto Canova, che da mesi si sovra espone con tutti e ovunque. Per quanto mi riguarda solo lui ha giocato col fuoco e solo lui si è bruciato. Ferme queste premesse — rimarca la consigliera azzurra – sono pronta a discutere coi miei colleghi per trovare un nuovo candidato”.
Da parte sua Alberto Canova rimanda le sue considerazioni a tempi migliori: “Mi sono confrontato col coordinatore Giorgio Tortolato e riuniremo il direttivo per decidere la nostra posizione. La scelta di Padrin è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Al momento non aggiungo altro”. Intanto si moltiplicano le voci di corridoio sui nuovi papabili: quelle più insistenti si concentrano sul primario del pronto soccorso Pier Giorgio Zampieri, sul quale però è di nuovo Regina Bertipaglia a frenare: “Ma quale Zampieri — commenta ironica — per trovare la cura giusta ci vorrebbe minimo il dottor House”. Ovviamente il terremoto politico innescato da Padrin ha fatto arrivare la sua onda d’urto fin su Facebook: il vicesegretario dell’Udc Nicola Mazzonetto canta vittoria, convinto che ora ci siano i giusti presupposti per individuare il candidato ideale su cui far convergere tutto il centrodestra. Gli replica Daniele Biasin, probabile candidato di Forza Italia a Correzzola, che si dice affatto sorpreso che le candidature della prima ora siano state bruciate e aggiunge maliziosamente che tutto sia stato pure orchestrato a dovere per arrivare a questo risultato. Così ora il nome può essere calato dall’alto. La partita quindi è ancora tutta aperta. E gli scontenti nel centrodestra aumentano.
Qualcuno ipotizza già che Canova e i suoi fedelissimi, sia di Forza Italia che di An, siano pronti ad avvicinarsi alla lista civica Piove per tutti, Tutti per Piove dove pare non si troverebbero male nemmeno molti della Lega. Ma questa è un’altra puntata.

ELENA LIVIERI