giovedì, 28 Marzo 2024
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Unindustria: strategie per vincere la crisi

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Alla prima assemblea programmatica di Unindustria sotto il mandato del neo presidente polesano, Fabrizio Rossi, è stata la crisi il filo conduttore di tutti gli interventi. Primo tra tutti quello del presidente nazionale, Emma Marcegaglia, che ha ribadito l’urgenza di mettere in campo misure importanti a sostegno della classe imprenditoriale. Sei, a suo avviso, i punti del piano di interventi di cui dovrà farsi carico principalmente il governo. “Servono soldi veri — ha tuonato Emma Marcegaglia in video conferenza — e servono subito. A Cominciare dal fondo di Garanzia statale, utile per agevolare i fidi, oggi finanziato appena con 50 milioni di euro a fronte dei 450 mila promessi dal Governo. Altro punto: i crediti delle imprese nei confronti degli enti pubblici: si tratta di 60 miliardi di euro che le imprese dovrebbero riscuotere al più presto attraverso la Cassa depositi e prestiti. Inoltre serve un segnale forte a chi, in questo periodo di crisi, ha deciso comunque di patrimonializzare la propria azienda. Questi imprenditori vanno sostenuti — ha continuato la Marcegaglia — attraverso la detassazione degli utili reinvestiti e il credito d’imposta sugli investimenti fatti per l’innovazione. Sono essenziali le infrastrutture — ha aggiunto —, il Cipe ha finanziato le grandi opere ma serve dare la precedenza a quelle piccole e che sono immediatamente cantierabili. Dunque noi diamo pieno sostegno a quelle amministrazioni locali, che chiedono di derogare il patto di stabilità”. Nel proseguo dell’intervento il presidente nazionale non ha trascurato la necessità di finanziare gli ammortizzatori sociali e l’importante appoggio che le banche sono chiamate a dare al mondo dell’industria. Ma sul palco del Censer di Rovigo a metà marzo si sono avvicendati il governatore del Veneto, Giancarlo Galan, il presidente degli industriali veneti, Andrea Tomat e lo stesso Rossi. Un momento dell’importante assise è stato moderato da Antonello Piroso, direttore del Tg di La7, che a fianco a se ha voluto Pierantonio Maccola, amministratore delegato di Smau fiera Milano e promotore in Polesine del villaggio Barricata, Enzo Rullani, docente di economia e Sauro Pasini, responsabile dell’area tecnica dell’Enel, per inquadrare quali vie di sviluppo sono oggi necessarie alla provincia di Rovigo per lasciarsi alle spalle l’attuale “empasse” economica. Più localizzato al Polesine, invece, l’intervento di Fabrizio Rossi che tra le cause della crisi, oltre a quelle provenienti dalla finanza internazionale, ha aggiunto anche le tante incertezze che annebbiano le scelte di “casa nostra”. A cominciare dal ruolo che in futuro dovrà avere la Camera di commercio: “Presto verranno rinnovati i vertici — ha spiegato — auspico candidati forti per la presidenza”. Anche per il Censer, Rossi ha avuto parole di critica ricordando che la società fieristica è in cronica perdita da sempre, e che un rimedio al continuo drenaggio delle finanze pubbliche dovrebbe essere trovato. Il come però non è stato spiegato. Idee più chiare, invece, sono state espresse in merito alle scelte che l’impresa rodigina dovrà compiere in futuro. “Da sempre poco propensa a stringere alleanze con altre realtà produttive, la sinergia resta tuttavia la strada obbligata per l’azienda del domani. I nostri prodotti non raggiungono più alcuni mercati — ha giustificato — e certe distanze del mercato globale si raggiungono solo facendo squadra”. Per fare tanta strada serve anche un equipaggiamento leggero, che secondo Rossi, dovrebbe essere garantito da una generale bonifica delle paludi burocratiche: ancora oggi un infido pantano nel quale l’impresa nostrana rallenta la sua avanzata. Un incedere, inoltre, che dovrà trovare una spianata di infrastrutture efficienti come la Nogara-mare, la Valdastico e la Romea, a patto che vengano realizzate con un coordinamento razionale. Il presidente provinciale ha confidato, inoltre, di avere grandi aspettative dal territorio nel quale ha deciso di risiedere: “Il Polesine — ha concluso — è un territorio dalle grandi potenzialità, già oggi in grado di offrire importanti opportunità di guadagno nel settore della giostra, del pesce o dal riciclaggio di rifiuti plastici”.