giovedì, 28 Marzo 2024
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Allergie, stagione in ritardo

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Con l’arrivo l’esplosione della primavera le aree verdi dei Colli vengono prese d’assalto. Ma per qualcuno sono aree di disagio a causa delle tremende allergie ai pollini. All’Unità Operativa di Allergologia dell’Azienda Ulss 17, però, tutto è pronto per far fronte a una stagione che si preannuncia un po’ ritardata, per effetto delle abbondanti piogge e del freddo delle scorse settimane, ma con una concentrazione di pollini più intensa rispetto allo scorso anno.
“Invitiamo tutti i cittadini affetti da allergia a rivolgersi al nostro servizio, presso gli ospedali di Este e Monselice – spiega il dottor Mario Zanforlin, direttore dell’Unità Operativa di Allergologia dell’Azienda ULSS 17 – per affrontare questa patologia con un approccio più completo, e dunque più efficace, rispetto alla semplice auto somministrazione di farmaci antistaminici”.
Presso l’unità operativa di Allergologia, infatti, viene svolta innanzi tutto una diagnosi accurata, attraverso test sul paziente (i cosiddetti “prick test”, più mirati e affidabili rispetto ai semplici esami del sangue) ma non solo. “Fondamentale per una diagnosi corretta – prosegue il dottor Zanforlin – è una attenta anamnesi del paziente, conoscere le sue abitudini di vita e le occasioni in cui si manifesta l’allergia.
I soli test, infatti, non possono raccontare tutto del paziente: ad esempio non sono rari i casi di sensibilizzazione asintomatica, ovvero i test allergometrici rilevano delle positività che tuttavia non determinano in quel paziente alcuna manifestazione allergica”. Presso l’Unità Operativa di Allergologia di Este e Monselice, quindi, la diagnosi è sempre personalizzata, così come la terapia proposta al paziente, che viene consigliato di volta in volta sulle opzioni di trattamento più efficaci in rapporto alle sue condizioni.
Infatti, accanto alla prescrizione della terapia farmacologia, lo staff dell’U.O. di Allergologia realizza per ogni paziente un percorso di prevenzione per informarlo sui comportamenti idonei a ridurre i disagi provocati dalle allergie e sulle corrette modalità di utilizzo dei farmaci.
“E’ sbagliato banalizzare il problema delle allergie ai pollini – prosegue Zanforlin – sia perché queste influiscono in modo significativo sulla qualità di vita, rendendo ad esempio più gravoso e difficile svolgere i più diversi lavori e nei più giovani influenzando negativamente anche le prestazioni scolastiche, sia perché circa il 30% dei soggetti allergici con il tempo sviluppa forme d’asma”.

EMANUELE MASIERO