Se le elezioni si avvicinano a passo di gigante, i giochi ancora non sono fatti, e lo scenario delle alleanze è ancora un enigma.
Il centro sinistra ha già delimitato i due poli di intervento: uno schema che riproduce la fotografia nazionale. Il Pd si affianca all’Italia dei Valori, ai Socialisti e alla società civile sotto il nome di Silvano Checchin; la sinistra extraparlamentare nazionale è invece rappresentata dal consigliere uscente di Rifondazione, Alessandro Fontana, 42enne candidato a Sindaco per la lista “Spinea Rossoverde”, che unisce Rifondazione, Verdi, Comunisti Italiani e Sinistra Democratica. Per quel che riguarda i partiti o le civiche riconducibili al centro e centro destra, compaiono le onde non partitiche che portarono due volte alla ribalta Tessari (“Lista Claudio Tessari” e “Lista Uniti per Spinea”), che hanno candidato il giovane Padovan; le liste che esprimono i gruppi parlamentari alleati del Pdl e della Lega; il centro dell’Udc e infine la civica “585-comitati viabilità e urbanizzazione”, legata a Lega e Udc ma poco propensa ad alleanze con le civiche di Tessari o il Pdl. Come si organizzeranno queste compagini elettorali? Tutto è possibile: alle tattiche elettorali spesso si affiancano equilibri spesso illeggibili da un osservatore esterno, e ogni tassello del puzzle apre scenari differenti e delicati.Ma se il futuro è incerto e le previsioni effimere, sarà invece interessante scrutare il passato della coscienza civica ed elettorale degli spinetensi. Il 2 giugno del 1946, prima occasione di suffragio universale anche femminile e prima votazione nazionale dopo la dittatura, la popolazione di Spinea (allora circa un quinto di quella di oggi) si espresse con 1994 voti a favore della repubblica e 862 per la monarchia, e diede la maggioranza relativa dei consensi — il 40% circa- al Psiup, partito socialista italiano di unità popolare, per l’assemblea costituente, lasciando seconda con il 36% dei voti la Dc e terzo con il 12% il Pci. Da allora, a livello nazionale, si assiste ad un voto altalenante: a fine anni ’40 a Spinea si afferma il fronte nazional popolare; negli anni ’50 e ’60 ad accaparrarsi il voto della maggioranza relativa (stabile sul 40% circa) è la Dc, ma nel ’63 ecco il sorpasso del PSI. A inizio anni ’70 la Dc detiene ancora la palma d’oro, ma il Pci è forte e nel ’76 ottiene la maggioranza relativa del 37% circa. Nel ’79, con le prime europee, la Dc torna prima e lascia, per pochi voti, il Pci alle spalle; negli anni ’80 la maggioranza relativa va prima al Pci, poi torna, nell’89 alla Dc, e nel ’90 la prima posizione della balena bianca è aiutata dalla frammentazione del partito comunista. Ma la prima Repubblica cade, e la seconda mette in luce ben altri indirizzi nazionali: nel ‘94 i tre primi partiti sono Forza Italia con il 24%, Pds con il 23% e Lega con il 14%. Nel ’96 la Lega sorpassa il Pds assestandosi sul 23%, Forza Italia è ferma al 17. Nel 2001 si riafferma come primo partito, ma la seguono immediatamente la Margherita e i Ds, che assieme superano il 36%. Nel 2006 la coalizione di centro sinistra supera il 56% di preferenze, e nel 2008 la coalizione di centro sinistra supera di mille voti quella di centro destra, e il neonato Pd si conferma primo partito con il 38% dei voti.
Se i dati nazionali mettono in luce un elettorato prevalentemente indirizzato a sinistra, si ricordi che a livello comunale conta più di tutto il singolo candidato, capace di tessere relazioni più che politiche con gli elettori. Sono state infatti le liste civiche più che i partiti di centro destra a permettere alla coalizione di governo di superare con ampio margine la maggioranza assoluta: le civiche di Tessari hanno ottenuto nel 2004 il 30% circa, e i partiti di destra hanno aggiunto un 23% abbondante. E oggi come sapranno i candidati orientare un elettorato spesso volubile? E perché tanta frammentazione? È solo un modo per “contarsi” al primo turno, andando uniti al ballottaggio, per dividere ruoli e cariche secondo i numeri della prima consultazione? Il Pd saprà affermarsi come nelle elezioni nazionali? Ogni interrogativo sarà sciolto solo l’8 giugno.
SILVIA TESSARI