giovedì, 28 Marzo 2024
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Provinciali, nove in corsa e uno “contro”

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La gara, con ogni probabilità, sarà a due, massimo a tre, ma intanto per le elezioni provinciali di giugno a Venezia si sono presentate 26 liste e 10 candidati presidenti. Ma partiamo dai papabili, anche se tutti teoricamente possono ambire a conquistate la poltrona di Ca’ Corner.
Ad appoggiare la candidatura del presidente uscente Davide Zoggia ci sono 8 liste. C’è la lista del Pd, poi l’Italia dei Valori, i Verdi, la sinistra Venezia Provincia, Rifondazione e i Comunisti Italiani fusi in un’unica lista, Libertà civica per i consumatori, il Partito Socialista e la lista civica dello stesso Zoggia “Zoggia Presidente”. La coalizione di centrosinistra insomma si ripresenta al voto compatta, ricalcando la vecchia alleanza dell’Ulivo con qualche appendice in più. Qualche diaspora c’è anche nel centrosinistra, nel versante ambientalista che presenta la lista civica dell’ambientalista mestrino, Michele Boato e che si concentra attorno all’attività dell’ecoistituto Alex Langer di Mestre. La lista è “Impegno civico per il bene comune”. Nel centrodestra la grande avversaria di Zoggia è il sindaco di San Donà Francesca Zaccariotto. Se verrà eletta ha promesso che conserverà anche l’incarico di sindaco. Per la Zaccariotto ci sono le liste del Popolo della Libertà, della Lega Nord-Liga Veneta, la civica “Francesca Zaccariotto per la nostra Provincia”, Territorio e società, Movimento popolare Veneto e il Partito dei pensionati.
Quella per la Provincia sarà anche una sfida fra aree geografiche differentemente orientate sul piano politico. Se da una parte Riviera del Brenta e in parte l’area sud con Chioggia, Marghera e Cavarzere sono, nelle previsioni, più vicine alle tradizioni del centrosinistra, il Veneto Orientale con centri come San Donà e Jesolo è, tradizionalmente, più orientato verso il centrodestra. Partita aperta a Portogruaro dove ci sono anche le elezioni comunali. A fare l’ago della bilancia il Miranese e diversi quartieri del Comune di Venezia con un orientamento di voto più moderato ad esempio di quello di Marghera. Il terzo incomodo, ma potrebbe anche costituire l’ago della bilancia o una sorpresa elettorale è il candidato dell’Udc Ugo Bergamo. Bergamo però non è appoggiato solo dalla lista di Casini. L’avvocato Bergamo, componente del Csm ed ex sindaco di Venezia, torna alla carica per la presidenza di Ca’ Corner appoggiato da tre liste: Casini Unione di Centro, Partito Liberale Italiano e Liga Veneta. Arriva poi la carica delle liste collegate al mondo della destra, autonomismo e socialisti: I Democratici Autonomisti Socialisti e Partito Nordest-Intesa Veneta candidano insieme Vittorio Salvagno, storica figura del Partito Socialista veneziano. Il “Partito Nasional Veneto Independensa-Pnv”, candida Sabrina Tessari. C’è poi la curiosità: una lista propone come candidato presidente Lorenzo Furlan e si è denominata “Amo l’Italia non voto la Provincia”. Il candidato presidente per scelta non vuole comparire sui media, nemmeno in foto. Per la Destra che fa riferimento a livello nazionale a Francesco Storace si candida Andrea Camilli, per Forza Nuova Sebastiano Sartori, mentre due liste Lega Lombardo Veneta e Fiamma Tricolore con lo storico esponente Ennio Mazzon candidano Piero Puschiavo.