Decollano i progetti per le Tegnùe. Gli interventi presentati nel corso dell’ottava edizione del Salone Nautico di Venezia si riferiscono ad attività di conservazione, promozione e ricerca già in corso di esecuzione per l’area marina delle Tegnùe situate a due miglia dal porto di Chioggia. “L’iniziativa sposa a pieno l’obiettivo di inserire Chioggia tra i più significativi poli nautici dell’alto Adriatico — spiega il sindaco Romano Tiozzo —Infatti l’amministrazione comunale che dal 2007 ha la gestione provvisoria dell’area, in collaborazione con gli altri enti locali intende rendere il patrimonio naturale delle Tegnùe fruibile al pubblico nel prossimo futuro, quindi un reale fattore d’attrattiva per i turisti. Oggi sono in atto le prime operazioni che indicano la via all’istituzione di un parco naturale: i segnali di protezione ad esempio regoleranno le attività di pesca e favoriranno l’accesso all’area.
Ad ogni modo i progetti in atto desiderano coinvolgere non solo chi va in mare per passione ma anche chi ci va per lavoro. Una delle priorità infatti è combattere l’inquinamento: per questo sono stati avviati sistemi di incentivazione perché i rifiuti delle imbarcazioni vengano raccolti e riutilizzati quanto più possibile”. Grande attenzione è stata riservata inoltre all’azione di sensibilizzazione della cittadinanza con la produzione di materiali scientifici e divulgativi, e all’attività didattica per il coinvolgimento delle scuole. I finanziamenti regionali relativi al progetto complessivo del Comune di Chioggia sono stati concessi ai sensi della Legge Regionale n. 15/2007 ed erogati nel corso del 2008 in due tranche: la prima relativa agli interventi del semestre ottobre 2008-aprile 2009 di 350.000 euro, mentre il secondo stralcio del progetto di durata triennale verrà sostenuto da un contribuito di 750.000 euro. Compito più delicato per gli amministratori degli enti locali è studiare la migliore struttura di gestione, stabile e conveniente, in grado di permettere da un lato l’accessibilità al pubblico, dall’altro di garantire ai ricercatori il monitoraggio e lo studio della zona. “È possibile candidare l’area delle Tegnùe, già riconosciuta dal Ministero come Zona di Tutela Biologica, per un ulteriore inserimento tra le Sic (Sito di importanza comunitaria, ndr) su iniziativa collegiale da parte di Regione e ministero dell’Ambiente — sostiene Otello Giovanardi, direttore dell’Ispra Chioggia e membro dell’Associazione Le Tegnùe — Questo permetterebbe di accedere ai servizi legati alle direttive comunitarie per la protezione della biodiversità e garantire un costante sostegno tecnico e finanziario”. Presente alla conferenza anche l’assessore regionale alla Pesca Maria Luisa Coppola che dal 2004, anno della sua prima immersione alle Tegnùe, ne è rimasta profondamente innamorata: “Lo straordinario patrimonio di quest’oasi marina deve essere oggetto di una valorizzazione attenta — afferma l’assessore Coppola — Inoltre è un esempio da riproporre anche artificialmente in altre parti del nostro mare. È infatti una delle soluzioni più efficaci per garantire la salvaguardia ed il ripopolamento delle specie in via di estinzione”.