venerdì, 29 Marzo 2024
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Emergenza abitativa e lavoro possibile per le famiglie in difficoltà

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L’amministrazione comunale risponde alla crisi economica. Sono già state messe in atto alcune iniziative a supporto di chi abbia perso il lavoro o si trovi in serie difficoltà economiche. “Dallo scorso ottobre per chi cerca lavoro è stato riaperto lo sportello Informagiovani – spiega Riccardo Rossi, assessore ai Servizi sociali – Attraverso un database regionale si cerca il contatto tra domanda ed offerta di lavoro. Il sistema funziona, e può servire anche come primo indicatore del livello di disoccupazione locale. Non esistono infatti delle rilevazioni scientifiche sul tasso di disoccupazione attuale se non aggregate a quelle di tutta la provincia di Venezia, mentre le ricerche più recenti sono di livello regionale. Chioggia, a detta degli esperti del settore, rimane comunque in linea con i dati della provincia. Ad ogni modo le numerose domande di famiglie in difficoltà che chiedono aiuti economici sono altri importanti segnalatori dei problemi conseguenti a questo periodo di crisi. Così assieme alla giunta abbiamo studiato altre importanti iniziative. La prima ha riguardato l’emergenza abitativa in quanto ci sono giunte numerose richieste di aiuto nel pagamento dell’affitto. A queste famiglie in difficoltà sono stati affidati contributi da un minimo di quattrocento ad un massimo di duemila euro, con uno sforzo economico di quasi 350mila euro da parte dell’amministrazione, al quale si è sommato il fondo di provenienza regionale. L’ultima importante iniziativa riguarda invece il Laboratorio del lavoro possibile, per le molte persone che hanno richiesto un sostegno economico: obiettivo di questo laboratorio è non intervenire con un semplice sussidio, ma alla base di questo sta una politica volta ad accrescere le opportunità di lavoro. L’erogazione del sostegno economico viene infatti condizionata da una prestazione lavorativa richiesta a chi poi riceverà il sussidio. Una volta quantificata la necessità, la persona viene assunta da una cooperativa di tipo B, ovvero che favorisce l’inserimento dei soggetti deboli (e chi è senza lavoro rientra in questa categoria). Nei tempi passati l’assunzione temporanea per brevi periodi veniva scoraggiata in quanto comportava una procedura articolata. Ora il nuovo sistema del Laboratorio del lavoro possibile permette all’impresa di comprare direttamente dei vouchers di due diversi tagli, dieci o cinquanta euro, con i quali assolve già a tutti gli obblighi previdenziali ed assicurativi (13% all’Inps, il 7% all’Inail). Così il sussidio arriva direttamente all’interessato in cambio di una sua prestazione lavorativa attraverso una procedura di pagamento snella ed efficace”.