sabato, 20 Aprile 2024
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Lucio Tiozzo boccia, Romano Tiozzo rimanda

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Settembre, tempo di voti e di giudizi, anche nella vita politica locale. Il capogruppo del Pd Lucio Tiozzo, nel bilancio sull’attività amministrativa della Giunta di Romano Tiozzo arrivata a metà mandato, esprime un giudizio negativo, su tutti i fronti. Sotto accusa il primo cittadino e la sua amministrazione che, secondo il leader dell’opposizione, in due anni non sono stati capaci di andare al di là degli annunci su questioni prioritarie per il territorio quali la sanità, il sistema dei trasporti, la viabilità e la pulizia della città. Un buon comunicatore, riconosce Lucio Tiozzo, capace di attirare l’attenzione e di creare grandi eventi ma, spente le luci della ribalta, rimangono soltanto parole. Il sindaco Romano Tiozzo ha risposto alle critiche contrattaccando. “In tutte le democrazie — ha detto — la minoranza boccia sempre chi governa. Peccato che la minoranza a Chioggia sia stata per gli ultimi tre anni bocciata sonoramente per ben tre volte alle elezioni”. Una macchina comunale disastrosa, quella ereditata dal centrosinistra, ha impedito di partire fin da subito col ritmo giusto, si giustifica il primo cittadino che tuttavia sottolinea i buoni risultati già ottenuti in vari settori, a partire dall’Urbanistica con la Variante generale al Prg, e in generale la pianificazione del territorio e del suo sviluppo.
Quanto ai fatti, il sindaco ha illustrato il suo elenco, a cominciare dai lavori pubblici.
“I programmi dell’amministrazione proseguono regolarmente e il rapporto con il Magistrato alle acque di Venezia continua positivamente attraverso incontri mensili per seguire direttamente i cantieri. Se consideriamo i progetti più ampi, in due anni abbiamo sottoscritto accordi di programma per 60 milioni di euro tra cui il ponte sul Brenta”. Romano Tiozzo ha riconosciuto che vi sono questioni ancora da affrontare o da risolvere completamente, come ad esempio quelle dei trasporti, della viabilità e della manutenzione generale della città, ma ha chiesto tempo. Infine ha invitato l’opposizione ad un atteggiamento più propositivo. E infine non ha rinunciato a dare a sua volta il voto agli avversari. “Se anch’io posso dare un qualche voto alla minoranza — ha detto — propongo un 5 di incoraggiamento”.