venerdì, 29 Marzo 2024
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Voltolina: “Un’opera che conviene solo a chi la realizzerà”

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I comitati Ambiente e sviluppo di Cavarzere e 18 luglio di Cona non hanno tardato a far sentire la propria voce sul progetto preliminare del nuovo corridoio autostradale Civitavecchia — Orte — Mestre, sottolineando le proprie perplessità di carattere tecnico ma anche procedurale da parte delle amministrazioni locali in merito alle osservazioni prodotte e al coinvolgimento dei cittadini. I due gruppi ambientalisti hanno redatto delle proprie osservazioni allo scopo di informare i cittadini sulla notevole entità dell’opera e sulle criticità del progetto. “Pochi sono stati — ha detto Alberto Voltolina del Comitato 18 luglio — gli enti che nella parte meridionale del Veneziano e nel Polesine hanno proposto osservazioni al progetto e ancor meno quelli che hanno organizzato incontri o inchieste pubbliche, sono quindi ancora una volta i comitati ambientalisti gli unici a pretendere chiarimenti, sottolineare punti oscuri e proporre progetti alternativi alla realizzazione di progetti che spesso, in quanto sconosciuti in tutti i loro aspetti, vengono proposti e recepiti come la panacea a tutti i mali”.
L’analisi dei comitati evidenzia la mancanza nello studio di impatto ambientale di una visione critica e strategica in relazione alle strutture produttive e alle infrastrutture già esistenti o in progetto. “Non si capisce come siano compatibili in un territorio come il nostro, in cui i livelli di inquinamento sono già oggi oltre i limiti e in cui gli indici delle malattie polmonari e tumorali sono ben oltre la media nazionale — scrivono — la nuova autostrada con gli insediamenti produttivi di Porto Marghera e le centrali elettriche di Porto Tolle, Cona e Loreo”. I comitati lamentano inoltre l’assenza di una valutazione degli effetti sul tessuto agricolo e di un’analisi approfondita del sistema delle proprietà. “Non si dà alcun conto — scrivono poi — dei siti di interesse archeologico riportati nei piani urbanistici di Cavarzere e Cona, della Provincia e della Regione e si omette l’analisi dei volumi di traffico commerciale previsto senza analizzarne i risvolti sul peggioramento della qualità dell’aria, soprattutto a Grignella, Villaggio Busonera e Cantarana che verranno praticamente sfiorate dalla nuova autostrada”. Nello stesso documento vengono precisati alcuni dati relativi al progetto che prevede la realizzazione di un’autostrada a quattro corsie con una carreggiata di 32 metri e mezzo e un’altezza sul piano della campagna che va dai due ai nove metri. I comitati propongono una serie organizzata di interventi alternativi alla realizzazione della nuova autostrada tra i quali il potenziamento dell’asse ferroviario Ravenna-Venezia e la realizzazione di bretelle di collegamento tra l’asse autostradale della A13 con Chioggia e con l’interporto di Rovigo e di Padova.
“Traspare ancora una volta — concludono — l’esistenza di un progetto deciso a priori in base a scelte imprenditoriali piuttosto che a valutazioni programmatiche complessive da parte dei governi nazionali e regionali. Si tratta di un’opera che conviene solo a chi la realizzerà, potendo usufruire di finanziamenti statali per ben cinque miliardi di euro”.

Le accuse
Crocco: “I cittadini hanno il diritto di sapere”


“Come al solito la trasparenza e la partecipazione non appartengono a questa amministrazione comunale”. Esordisce così Heidi Crocco in merito al progetto della nuova autostrada Civitavecchia-Orte-Mestre, giunto lo sorso 19 giugno al Comune di Cavarzere che, come gli altri enti interessati, aveva sessanta giorni di tempo per formulare valutazioni e pareri istruttori. “Siamo venuti a conoscenza dalla stampa — prosegue — che gli altri comuni hanno convocato consigli comunali e assemblee pubbliche per informare i cittadini e formulare con loro osservazioni. L’amministrazione comunale di Cavarzere non ha fatto nulla per coinvolgere il consiglio comunale, la commissione consiliare competente e i cittadini interessati, considerato che il percorso autostradale attraverserà tutto il territorio comunale, toccando diverse frazioni e parti del centro urbano”.
Continua poi precisando che, solo a seguito di una lettera di sollecitazione dei cinque consiglieri comunali di minoranza al sindaco e alla stampa del 7 agosto, la giunta ha convocato una riunione per il 18 agosto che però ha avuto scarsa partecipazione. “In quell’occasione — spiega Heidi Crocco — sono state consegnate ai consiglieri le osservazioni del Comune che dovevano pervenire all’Anas di Roma entro il 20 agosto, due giorni dopo. È chiaro che i consiglieri, ma soprattutto i cittadini, non hanno avuto assolutamente il tempo necessario per un’analisi approfondita”. L’esponente di Sinistra e libertà conclude dichiarando il proprio disappunto per come a Cavarzere è stata affrontata la questione. “Non è ammissibile — afferma — che un progetto di tale importanza, la cui esecuzione creerà notevoli problemi al territorio cavarzerano, in particolare nell’attraversamento di vaste e pregiate aree agricole nonché zone vicine ai centri abitati, la cittadinanza non sia stata tempestivamente informata, soprattutto coloro che tra alcuni anni si vedranno sfrecciare auto e camion a pochi metri dalle loro abitazioni”.