venerdì, 29 Marzo 2024
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Ici: recuperato un milione di euro dal 2003 al 2008

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Oltre un milione di euro di evasione dell’Ici recuperati dall’ufficio tributi del Comune negli ultimi cinque anni: solo nel 2008 ammonta a ben 316 mila euro la cifra che i contribuenti piovesi avevano evaso e che hanno dovuto pagare dopo gli accertamenti che hanno messo in luce errori e mancanze nel pagamento dell’imposta sugli immobili.
L’Ici, anche dopo l’abolizione sulla prima casa, rimane l’entrata principale per le casse comunali. Nel caso di Piove di Sacco fino al 2007 grazie a questa imposta si incameravano circa 5 milioni e centomila euro. Da due anni questa cifra si è ridotta a poco più di tremila. Motivo in più per stringere le maglie dei controlli e scoprire gli evasori. I dati sono stati presentati ieri dall’assessore al bilancio Lorella Fornasiero che ha commentato: “I controlli per essere efficaci devono essere sistematici e continui. In questi mesi abbiamo registrato una risposta positiva da parte dei cittadini che per la maggior parte si sono fatti parte diligente, segnalando errori e irregolarità o comunque sanando le posizioni contestate”. Andando a ritroso, prima dei 316 mila euro per il 2008, sono stati recuperati 114 mila euro nel 2007, 264 mila nel 2006, 240 mila nel 2005 e 134 mila nel 2004.
Recentemente sono state spedite poco più di mille lettere ad altrettanti proprietari di seconde case, capannoni artigianali e industriali, negozi, uffici, terreni agricoli e aree fabbricabili per accertare posizioni dubbie. L’esperienza dell’ufficio contributi del comune dimostra che il 75 percento dei cittadini che riceve l’avviso di accertamento salda nei tempi previsti il debito verso il fisco e solo un marginale 0,003 per cento impugna l’accertamento.
L’operazione di recupero dell’evasione dell’Ici oltre a impegnare l’ufficio tributi, comporta un costo di circa 60 mila euro che vengono riconosciuti alla società che elabora e incrocia i dati. “A cavallo di Ferragosto sono stati creati dei disagi ai cittadini che hanno ricevuto gli avvisi di accertamento — ha fatto notare il sindaco Sandro Marcolin — abbiamo già avuto modo di scusarci e precisare che il tutto è stato dovuti ad un disguido non dei nostri uffici ma di poste e banche. Con l’assessore Fornasiero — ha concluso il sindaco — stiamo ora mettendo a punto un sistema più efficace per l’esatta riscossione dell’Ici sui terreni, cosa che sarà possibile incrociando i dati di ufficio tributi e ufficio tecnico”.