venerdì, 29 Marzo 2024
HomePadovanoBassa PadovanaTroppe ombre sugli espropri per la nuova area artigianale

Troppe ombre sugli espropri per la nuova area artigianale

Tempo di lettura: 2 minuti circa

La lotizzazione della nuova area artigianale compresa tra via Rovigana e via Campestrin, ha creato non pochi problemi. Fin dalla discussione in consiglio comunale i consiglieri di opposizione avevano espresso molte perplessità.
“La vicenda vede coinvolti consiglieri e assessori ed avevamo chiesto al Segretario Generale se ricorrevano motivi di incompatibilità, proprio perché alcuni provvedimenti riguardano interessi di privati che coincidono con quelli di amministratori — ha spiegato il consigliere Francesco Miazzi – Nutrivamo perplessità sul fatto che il Comune attuasse la cessione del ruolo di autorità espropriante ad un Consorzio evidenziando che se l’ente espropriante fosse rimasto il Comune, il Consorzio Nuove Attività Produttive avrebbe dovuto prestare una fidejussione di 4 milioni, mentre invece con questo escamotage tale onere non è più dovuto”.
In seguito, è arrivata una memoria dello studio legale Baldassini, indirizzata a Comune e Consorzio, nella quale si motivano le richieste di un’indennità d’esproprio. Lo studio legale, ha chiesto all’Amministrazione Comunale di corrispondere un’indennità d’esproprio nella misura prudenziale di 150 euro a mq. “Se pensiamo che le indennità finora versate ai proprietari di altri terreni sembra siano variate all’incirca da 16 euro mq ai primi aderenti, ai 40 euro mq versato agli ultimi, ben si comprende l’entità della richiesta — continua Miazzi – E il sindaco Lunghi, che ben conosce tutte queste dinamiche, passando a tamponare da un abuso all’altro, vorrebbe farci credere che è tutto normale. Faremo il possibile per evitare che alla fine a pagare eventuali misfatti, siano ancora una volta i cittadini”.
Il sindaco ribadisce, invece, che la procedura adottata è stata assolutamente trasparente e corretta. “Per quanto riguarda gli espropri – spiega il sindaco – Abbiamo adottato una procedura prevista dalla normativa che prevede appunto l’uscita dell’Amministrazione comunale dal procedimento espropriativo in modo da garantire l’assoluta neutralità dell’iter e per evitare qualsiasi interferenza di carattere politico. Per quanto riguarda i dissenzienti la procedura adottata dall’Amministrazione assicura ogni garanzia, perchè qualora tra privati non si raggiunga un accordo, interverrà la Conferenza Provinciale degli Espropri. Come ente competente stabilirà un giusto valore delle aree”.