martedì, 16 Aprile 2024
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Il canile è un lager, Comune smentisce

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L’associazione 100% animalisti ha protestato contro la convenzione del Comune con il canile “Hotel dog’s” di Correzzola. E’ apparso, infatti, uno striscione che recitava “Hotel dog’s? No grazie, basta lasciare i cani in quel lager”, appeso nella palizzata dell’edificio municipale in restaurazione. Le accuse degli animalisti riguardano lo stato di salute e di igiene dei cani, che sostengono sarebbero malnutriti e costretti a vivere in condizioni non idonee.
Una protesta fondata? L’assessore competente, Sebastiano Bergamasco, e il responsabile del canile Enrico Cecchetto non tardano a dare una risposta. “Ricevo continuamente controlli da parte dell’Ulss — risponde Cecchetto – e posso documentare tutti i verbali che sono stati stilati. Non sono mai state evidenziate anomalie o maltrattamenti sui cani. Per quanto mi riguarda, posso ricevere controlli da parte di Ulss, veterinari e Nas, sapendo che non ho nulla da nascondere, anzi, i controlli per me servono solo a dimostrare che i cani presso il mio canile sono trattati bene”.
“Da anni — conferma Bergamasco – ospitiamo i cani randagi che girano a Cavarzere presso l’Hotel dog’s. Più di qualche volta il Comune ha effettuato dei sopralluoghi per controllare lo stato di salute dei cani ospitati. Io stesso, tempo fa, mi sono recato a sorpresa presso il canile. Per quanto mi riguarda, in tutti questi anni, abbiamo sempre visto un canile che trattava bene i cani, che, a parer nostro, non presentavano né problemi di salute, né di igiene, né di malnutrizione”. Certo che lo striscione degli animalisti, ha riacceso l’attenzione e la preoccupazione che, però, a detta dell’assessore, non merita di avere seguito perché la situazione è sotto controllo.
“Non è la prima volta — prosegue l’assessore – che questi animalisti fanno sentire la propria voce. Oltretutto, anche quando si sono presentati presso gli uffici dei Servizi sociali, non si sono mai identificati, si qualificano come facenti parte di questa associazione, ma nessuno ha la certezza che ne siano davvero membri. Ad ogni modo, quello che conta per noi è la salute dei cani ospitati. Per questo, la mattina stessa in cui è comparso il manifesto, è stato inviato un nostro funzionario presso il canile, l’istruttore amministrativo dei Servizi sociali Emanuele Pasquali, il quale non ha riscontrato alcun disagio degli animali, riportando nella sua relazione che i cani erano tenuti in recinti puliti e caldi e non avevano alcun problema di malnutrizione”. Per avere una certezza in più, però, il Comune ha richiesto una visita dell’Ulss 14 e, da parte del sottosegretario alla salute Francesca Martini, è stata inviata una visita da parte dei Nas.
“Per il momento — conclude – ci avvaliamo della relazione dell’Ulss che, anche prima di questo polverone aveva fatto visita al canile. Il verbale stilato dai responsabili dell’Ulss recita che “lo stato di igiene generale del canile al momento del sopralluogo era dal punto di vista del benessere animale sufficiente”, oltre a dar conto di una disposizione ambientale confortevole e soddisfacente per i cani. Ad ogni modo, per avere ulteriori certezze, aspettiamo anche la risposta dei Nas, ma, per il momento, da quel che ci risulta, nessuna delle accuse da parte degli animalisti sembra aver trovato corrispondenze presso il canile indiziato, perciò ci sentiamo di rassicurare tutti i cittadini”.