giovedì, 28 Marzo 2024
HomeVenezianoChioggiaOlimpiadi a Chioggia, la città fa squadra

Olimpiadi a Chioggia, la città fa squadra

Tempo di lettura: 2 minuti circa

Un “Comitato olimpico Chioggia” per fare squadra e riuscire a fra entrare la città nel progetto Olimpiadi 2020 qualora la scelta del Coni cada su Venezia. Questo il risultato operativo emerso dal vertice in Aspo convocato ad inizio febbraio dall’assessore allo Sport Nicola Boscolo Pecchie per mobilitare la città, soprattutto le associazione sportive e le categorie economiche, per un obiettivo primario. Il comitato è trasversale, siedono autorità comunali, provinciali e regionali di ambo gli schieramenti, apolitico e ha come unico fine la promozione della città in un evento unico.
Il Comitato olimpico Chioggia perorerà la causa segnalando elementi oggettivi che dovrebbero far includere la città tra i circuiti di gara ovvero la presenza di strutture innovative che mancano in altri punti del territorio, puntando su un campo di canottaggio nel Lusenzo e un impianto di tiro al piattello nell’ex base missilistica di Ca’ Bianca.
“Non c’è alcuna polemica nella nostra posizione — spiega l’assessore Pecchie — non siamo contro Jesolo o altre realtà della provincia. Chioggia non è stata esclusa dal progetto Olimpiadi di Venezia, finora c’è stato solo un progetto di massima dove erano citati gli impianti che ricadono nel raggio di 50 km da Venezia, ma la mappa dettagliata sarà fatta in un secondo momento e quindi c’è tutto il tempo perché Chioggia sia inserita. Noi distiamo 52 km, ma per via acquea si riducono a 26 e, nell’ambito di un’Olimpiade che si preannuncia unica a Venezia, anche il trasferimento degli atleti in barca potrebbe essere un motivo di originalità, senza contare che comunque il regolamento olimpico fissa in 80 i km massimi di distanza degli impianti da usare. Le cose che noi proponiamo al Comitato olimpico di Venezia e al Coni, che abbiamo già invitato a fare un sopralluogo, sono due strutture in via di progettazione che non potranno avere rivali nel territorio veneziano, ovvero il campo di canottaggio, che sarà ricavato con l’escavo del Lusenzo, il tiro al piattello nell’ex base dell’aeronautica”.
L’escavo del Lusenzo sarà effettuato dal Magistrato alle acque come opera di compensazione ai lavori del Mose per ripulire i fondali ed evitare la proliferazione delle alghe. Aumentando la profondità si potrà ricavare nella parte sud, vicino al palazzetto, un campo di canottaggio omologato. L’ex base missilistica è ancora di proprietà dello Stato, ma ci sono formule che permettono ai comuni di riscattarle senza oneri eccessivi. Questi due impianti potrebbero fare la differenza, ma la lobby locale conta di sfruttare anche l’ampiezza della spiaggia ideale per ospitare il beach volley e le gare di vela che potrebbero essere seguite da una tribuna in riva al mare.
“Era fondamentale — spiega Rossano Boscolo, coordinatore del Comitato olimpico Chioggia e referente del Coni per Chioggia-Cavarzere-Cona — aver l’appoggio della città per affrontare una partita così ambiziosa. Il mondo politico ha risposto in modo trasversale e unanime, dimostrando di poter far squadra. Ci siamo già messi a lavorare per perorare la nostra istanza”.