martedì, 16 Aprile 2024
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Passi carrai, scompare l’odiata tassa

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Abolita la tassa sui passi carrai lungo la Monselice — mare. L’odiato balzello, fonte di tante polemiche e una valanga di ricorsi, è stato cancellato da un emendamento approvato nella Finanziaria regionale 2010. La tassa viene abolita lungo le arterie regionali in concessione a Veneto Strade, quindi per buona parte della Bassa Padovana lungo la Monselice — mare, che interessa i Comuni di Correzzola, Candiana, Arre, Conselve, Tribano, Pozzonovo e Monselice. Decine di proprietari di accessi finalmente possono tirare un sospiro di sollievo dopo anni di battaglie e salati prelievi alle proprie tasche. Escluso però, almeno per il momento, il colpo di spugna sugli arretrati, anche se la politica ci sta ancora lavorando. Adesso l’appuntamento elettorale sospende ogni iniziativa, quindi se ne riparlerà nei prossimi mesi. Nel frattempo intanto gli interessati possono stare tranquilli: da quest’anno in poi Veneto Strade non richiederà più il pagamento della tassa. Non potranno beneficiarne invece i proprietari di accessi lungo le strade Statali di competenza dell’Anas. Nella vicina Codevigo è nato persino un comitato di cittadini “vittime” della tassa e il mese scorso in tanti hanno manifestato a Venezia. Per ora, però, la soluzione al loro problema è ancora lontana.
ADDIO TASSA Non sarà certo rimpianto il balzello sui passi carrai, fonte di tanti grattacapi anche per gli amministratori locali. Ne sa qualcosa Franco Casotto, sindaco di Arre, da anni in “prima linea” proprio nel braccio di ferro con Veneto Strade per la riscossione della tassa.
“L’abolizione non può che farci piacere anche perché si trattava di un prelievo spesso oneroso e penalizzante. Anche la nostra amministrazione era costretta a pagare un canone per tutti gli attraversamenti a raso. Per non parlare poi dei privati che si trovavano bollettini superiori al migliaio di euro”. Il problema era scoppiato più di tre anni fa, quando tutti i frontisti della “superstrada”, dall’attività industriale al privato cittadino, ricevettero da Veneto Strade un preavviso bonario di accertamento per la riscossione della tassa sui passi carrai.
Per di più con valore retroattivo, a partire dal 2001, l’anno in cui la competenza della Monselice — mare era passata a Veneto Strade. Per molti si trattava di cifre notevoli, anche di qualche migliaio di euro, al punto da sollevare un coro di proteste. Veneto Strade concesse una parziale deroga per un solo passo carraio a frontista, purché fosse inferiore ai 4 metri di larghezza. Cosa impossibile per i titolari di aziende artigianali o di aziende agricole. “Non dimentichiamo che quando la Monselice — mare fu costruita — prosegue Casotto — proprio per non penalizzare i residenti e i proprietari che si trovavano con i terreni separati dalla nuova strada, fu consentita la costruzione di diversi accessi, in particolare ai fondi agricoli che altrimenti sarebbero stati inaccessibili. Chi ha potuto ha eliminato i passaggi, ma molti altri si sono rassegnati a pagare.
GLI ARRETRATI Arretrati e riscossione da parte dell’Anas. Questi i due problemi ancora aperti, come conferma Diego Bottacin, consigliere regionale promotore dell’emendamento. Diego Bottacin. “La Regione deve mettersi in testa che scappatoie non ce ne sono e che e’ necessario tirare fuori i soldi per un concordato, in modo da estinguere il debito di chi non ha ancora pagato e di rimborsare chi l’ha gia’ fatto. La seconda questione riguarda l’accesso ai passi carrai nelle strade statali. Visto che prima i Comuni e le Province e ora la Regione hanno eliminato questo balzello privo di senso, confidiamo nell’impegno dei parlamentari veneti per arrivare presto ad una soluzione definitiva con Anas”.