venerdì, 29 Marzo 2024
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Un giro di vite alla pesca al siluro

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La giunta regionale ha finanziato un progetto per il potenziamento delle dotazioni del Corpo Forestale dello Stato. Servirà a rafforzare ulteriormente le attività di controllo e repressione degli illeciti nel settore ittico nel Delta del Po, in collaborazione con l’amministrazione provinciale di Rovigo. Il potenziamento di questa azione congiunta a tutela del territorio deltizio è stato illustrato nella sede della Provincia a Rovigo dall’assessore regionale alla pesca Isi Coppola, insieme all’assessore provinciale Claudio Bellan, al Comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato Adolfo Faidiga e ai rappresentanti delle associazioni dei pescatori sportivi. L’iniziativa è partita dopo le numerose segnalazioni da parte delle associazioni dei pescatori relativamente alle problematiche che sono sorte e si sono recentemente aggravate con la pesca al siluro lungo i fiumi polesani. Il siluro, pesce non autoctono, non è oggetto di pesca a fini professionali ma è invece molto ambito dai pescatori amatoriali, provenienti principalmente dall’est europeo, che negli ultimi anni si sono riversati sulle sponde dei nostri corsi d’acqua rendendosi però responsabili di numerose infrazioni relative all’utilizzo di attrezzi non consentiti o di altri mezzi illeciti, come reti, trappole, uso di scariche elettriche o esplosivi. Per di più, questi pescatori hanno creato dei veri e propri campeggi abusivi lungo le sponde dei fiumi che, oltre a servire loro come postazione fissa, sono utilizzati come veri e propri “macelli” per la sfilettatura del pescato. I residui di questa attività sono sia di tipo organico, come le carcasse degli animali pescati, sia di altro tipo, anche pericoloso, come le batterie esauste che vengono abbandonate. Ciò crea seri problemi di carattere igienico-sanitario oltre che di sicurezza pubblica, per non parlare dell’evidente “scempio ambientale che ne deriva. E’ sulla base di queste premesse che il Comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato ha proposto alla giunta regionale di rafforzare le attività di controllo e prevenzione con l’obiettivo di ridurre le attività di pesca clandestina e, in particolare, il fenomeno del bracconaggio ittico connesso alla pesca del siluro.
La Regione ha assegnato un contributo di oltre 70 mila, che sarà utilizzato per l’acquisto di un mezzo nautico.