martedì, 19 Marzo 2024
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Chiarezza sul cimitero

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In un volantino, intitolato esplicitamente “Cimitero di Cavarzere: vogliamo chiarezza!”, il circolo locale di Sinistra ecologia e libertà ha esposto le proprie perplessità in merito al nuovo cimitero di Cavarzere e più precisamente in relazione al mancato trasferimento, a qualche mese ormai dall’inaugurazione ufficiale, delle salme nei loculi e nelle cappelle gentilizie.
Nel volantino gli esponenti cavarzerani di Sel ripercorrono alcune tappe della cronistoria dei lavori e in particolare dei relativi pareri dell’Asl. “Nel febbraio 2004 — scrive Sel — il competente ufficio dell’Asl 14 esprime parere favorevole al progetto di ampliamento del cimitero del capoluogo a condizione che l’area cimiteriale di nuova costruzione, rispetti la distanza dai fabbricati esistenti previste dalla legge vigente, ossia 50 metri”. La sinistra cavarzerana prosegue asserendo che lo scorso 3 dicembre l’Asl 14 ha negato al Comune di Cavarzere il certificato di usabilità, avendo accertato che l’ampliamento del cimitero era stato effettuato prescindendo dalla prescrizione imposta precedentemente dalla stessa Asl. Il gruppo consiliare di Sel, formato da ben quattro consiglieri, ha ufficialmente chiesto nei primi giorni di quest’anno che il progetto del nuovo cimitero venisse presentato e illustrato ai consiglieri comunali e successivamente, il 10 febbraio ha interrogato il sindaco sulla questione.
“Rispondendo alla nostra richiesta di chiarimenti — scrivono i consiglieri di Sel nel loro volantino — ha affermato che quello che chiedevamo era una commissione d’inchiesta, che il problema non era serio ma che la pratica era stata passata ad un avvocato. Ha inoltre comunicato — proseguono — che l’Asl aveva diffidato il Comune dal procedere alla collocazione del salme nel nuovo cimitero”. Lo scritto, divulgato dalla consigliere Heidi Crocco, si conclude con un’ulteriore richiesta al sindaco per conoscere quale sia la reale situazione del cimitero e con un invito al “rispetto di tutte quelle famiglie cavarzerane che, ormai da diversi anni, hanno versato nelle casse comunali decine e decine di migliaia di euro”.