sabato, 20 Aprile 2024
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“Serve una riorganizzazione”

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Tappa polesana per l’assessore veneto alle politiche sociali Remo Sernagiotto. Nel suo giro ricognitivo delle strutture e dei servizi sociosanitari della regione, l’assessore ha conosciuto da vicino diverse realtà della provincia rodigina, incontrando amministratori locali e delle Aziende Ulss, responsabili delle strutture, operatori del mondo associazionistico.
Dopo aver visitato il Sert e la Casa di Riposo di Rovigo, quella di Adria, il centro servizi anziani, al Centro Le Redini di Porto Viro e ad Ariano Polesine, ha fatto il punto della situazione regionale, soffermandosi in particolare sulla necessità che il settore sociosanitario nel suo complesso sia oggetto di una attenta e responsabile riorganizzazione. “Sappiamo che il Veneto è terra di eccellenze in quest’ambito — ha spiegato l’assessore — e il nostro compito è quello di salvaguardarle. Ma è anche vero che la difficile situazione economica attuale ci impone di utilizzare al meglio le risorse a disposizione, puntando ad una diminuzione dei costi. Per questo dobbiamo avere il coraggio di scelte che possono apparire anche impopolari ma che di fatto hanno l’obiettivo di ottimizzare il modello sociosanitario veneto”.
L’assessore ha ricordato la necessità di rivedere il sistema dei ricoveri, sottolineando che quelli impropri sono ancora molto numerosi soprattutto negli ospedali per acuti. “Non possiamo pensare — ha detto — che i cittadini si rivolgano a queste strutture per necessità che sono più di carattere sociale che sanitario, perché un posto letto occupato in un ospedale costa molto di più di una degenza in una struttura appropriata. Il problema, quindi, non è negare l’assistenza, ma ricercare soluzioni che impediscano sprechi e inadeguatezze”.
Sernagiotto ha poi anticipato che a settembre saranno pronte le modifiche alla normativa sulle Ipab e ha detto che queste istituzioni necessitano di una “gestione federalista responsabile”. “Ciò significa — ha spiegato l’assessore — che saranno le conferenze dei sindaci a nominare i consigli di amministrazione, senza ingerenza da parte della Regione che eserciterà solo un’azione di controllo. Ma se la gestione si rivelerà fallimentare saranno i comuni ad assumersene le responsabilità e gli amministratori delle Ipab dovranno essere rimossi”.
L’assessore Sernagiotto ha concluso affermando che: “La sfida si gioca sulla capacità di riorganizzarci, di razionalizzare i costi, di indirizzare le risorse sui bisogni veri dei cittadini, considerando che la nostra società è cambiata e sta cambiando: la popolazione invecchia e le politiche famigliari sono in costante trasformazione.