Domenica 5 settembre si schiuderanno i pesanti battenti di Porta Padova, entreranno i figurati e la trentaquattresima edizione del Palio dei dieci Comuni avrà inizio. In realtà gli ingranaggi della macchina del tempo hanno iniziato a muoversi lo scorso cinque di giugno con la cerimonia del giuramento e proseguirà per tutto agosto, il 22 con la tenzone degli arcieri a Merlara e il 28 con quella dei musici e degli sbandieratori in piazza Vittorio Emanuele a Montagnana, per toccare il momento clou nel week end dal tre a cinque settembre. “Quest’anno abbiamo deciso di concentrare tutte le iniziative nel fine settimana — spiega il presidente del Palio, Fabio Borin — un po’ per l’esigenza di organizzare la nostra offerta nei giorni in cui in cittàla maggioranza di pubblico ma anche per razionalizzare le spese in ragione dei minori introiti che ci sono pervenuti”. Infatti: Regione, Provincia e Comuni, hanno dimezzato il loro finanziamento a sostegno del Palio, del resto il momento di difficoltà che stanno attraversando i bilanci degli enti locali è noto a tutti. “Sì il momento non è dei più prosperi — prosegue il presidente — ad oggi non sappiamo ancora precisamente quanti soldi ci stanzierà il Comune di Montagnana ma è estremamente probabile che sarà decurtato del 50% rispetto allo scorso anno. In ragione di questo abbiamo accorciato il programma ma saranno modifiche minimali, sono convinto che il pubblico non si accorgerà nemmeno del piccolo stop di programmazione”. Il grosso della manifestazione più importante della città murata è rimasto intatto anzi con la serata del sabato rilanciata con pari importanza della corsa dei cavalli. “Nel vallo della Rocca degli alberi alle ore 21,00 — prosegue Borin — le soldataglie della battaglia del 1242 torneranno ad incrociare le spade, grazia alle compagnie d’armi che anche quest’anno si presteranno alla rievocazione. La serata sarà anche più avvincente di quella proposta lo scorso anno, abbiamo migliorato sia racconto che i momenti di approfondimento su questi brani di storia che appartengono al nostro territorio.
Del resto la serata del sabato è uno dei momenti sui quali scommettiamo molto, nei nostri propositi vorremmo che progressivamente assumesse la stessa importanza di quella specifica del Palio. A questo proposito sono convinto che abbiamo intrapreso la strada giusta: dei molti che lo scorso anno avevano criticato l’anticipo dell’incendio alla torre al sabato oggi si sono in buona parte ricreduti”