Mirano diventa un film. O meglio, un videoracconto. Quello prodotto dalla giornalista Rai Sabina Sacchi, regista di questa prima inedita raccolta di testimonianze di miranesi, illustri e non, sulla storia, gli aneddoti e i ricordi della Mirano che fu. Quarantadue personaggi e 4 giorni di riprese ininterrotte, per un totale di 12 ore di registrazione. Un bagaglio di storia enorme, mai letto in nessun libro che racconti la città. Sabina Sacchi li ha visti e rivisti tutti, creando un filo conduttore e ricavando un’ora e 25 minuti di ricordi di una comunità che ha fatto storia, tutti raccontati dai protagonisti. Ne è nato un dvd intitolato “Mirano, io mi ricordo”. “Un videoracconto che non è un film, né un documentario e nemmeno un reportage — afferma Sacchi — ma soprattutto un libro dei ricordi che non lascia spazio alla nostalgia”. Quattro giorni in giro per la città, a raccogliere le memorie di chi Mirano l’ha vissuta: “Ho voluto che a parlare fossero persone che a Mirano ci sono nate o ci hanno abitato per un lungo periodo” spiega Sacchi. E non a caso il filmato inizia con una simpatica testimonianza del mitico Manlio “Ciccio” Covin, storico oste di Mirano, già titolare dell’osteria “19 al Paradiso” in via Luneo. Racconta di quando da piccolo vendeva insieme alla mamma fino a 1500 panini al giorno al popolo della domenica che arrivava anche da fuori Mirano a ballare nelle storiche sale della Lanterna o della Scala d’oro. Poi immagini d’epoca, racconti, leggende e volti. Vere e proprie istituzioni del paese come Sergio Masaro, Renzo Tonolo, Vinicio Morini, Giuliana Tonolo, Paolo Cavallari, Pino Moggian e Sandro Zara, solo per citarne alcuni. O come il sempreverde geometra Muneratti, che mostra i meandri di quello scrigno ricco di storia che oggi è la sua casa. Nei loro ricordi c’è un secolo di Mirano, dai primi del Novecento ai giorni nostri, attraverso le tragiche vicende della guerra, la rinascita degli anni Cinquanta, il boom demografico e le trasformazioni moderne. Fatti entrati nei libri di storia locale, ma anche semplici aneddoti personali, custoditi nella memoria di questi miranesi e ora patrimonio di tutti. “Serviva una biblioteca di volti e di ricordi — ha detto il sindaco Roberto Cappelletto alla presentazione dell’opera — un paese, per avere un futuro, deve avere una storia e Mirano l’ha avuta”. Tutti concordi nel ritenere il videoracconto un primo passo a cui ne dovranno seguire altri. “Per questo motivo — conclude Sacchi — il finale è aperto: spero che questo sia un primo capitolo di un video-archivio della città”. Questo primo capitolo intanto è in vendita a 10 euro all’agenzia di viaggi Gecko Bay Travel di via Castellantico, al Caffè Re d’Italia in piazza Martiri, al “Ponte antiquariato” di via Bastia Fuori e presso la mostra “Tutto Cavazzano” aperta in villa XXV Aprile fino al 19 ottobre.
I ricordi della città in un film
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Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news