venerdì, 29 Marzo 2024
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La Grimeca è in liquidazione

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La Grimeca è stata messa in liquidazione. Come previsto dal concordato preventivo ammesso dal Tribunale di Rovigo lo scorso 29 luglio, i vertici dell’azienda di Ceregnano, che occupa 840 lavatori, hanno deciso di prendere questa significativa decisione. La scelta presa in tempi così rapidi, però, ha creato tensione nei sindacati che si stanno ponendo domande sul futuro dei dipendenti. Il piano di concordato prevede la cessione del ramo di azienda industriale e delle altre attività costituenti il patrimonio della società con conseguente cessazione dell’attività. Per questo la proprietà, pare, abbia creduto opportuno sciogliere anticipatamente la società ponendola in stato di liquidazione. L’operazione potrebbe essere un modo per invogliare gli imprenditori interessati all’acquisto portandoli quindi a prendere una decisione definitiva al fine di vendere, in parte o totalmente, l’azienda che si trova in sofferenza. Eppur qualcosa si muove alla Bassano. Anche se ora tutte le decisioni sono nelle mani del commissario eletto dal tribunale di Rovigo, le organizzazioni sindacali hanno speranze di poter risolvere la situazione senza spargimenti di licenziamenti inutili.
Lo stesso studio Giordano di Padova ha riferito a Zanini della Cgil che attualmente ci sono degli interessamenti da parte di imprenditori a subentrale ai proprietari dell’azienda polesana ma per ora non ci sono certezze di alcun tipo.
Nel frattempo, il 1 settembre in Provincia è stato siglato l’accordo con la Cassa di risparmio del Veneto dopo un incontro tra i sindacati e l’istituto di credito, per l’erogazione dell’anticipo della cassa integrazione a tutti i lavoratori della Grimeca.
Lo stesso tipo di operazione era stato tentato con RovigoBanca,che però, per problemi legati alla nomina del commissario, alla fine aveva reso valido l’accordo solo per i propri correntisti,da cui l’accusa feroce che l’istituto di credito rodigino per aiutare i dipendenti volesse acquisire nuovi clienti. Rassicurante anche il tanto temuto incontro intervenuto tra i sindacati e il commissario Carlo Saccaro incaricato dal tribunale di salvare la Bassano,che ha sottolineato che il suo è solo un ruolo di controllo e non ha poteri di licenziamento,quindi l’organico dei dipendenti resta invariato.