Ottobre è il mese delle rivoluzioni e così è stato anche per la maggioranza di Centrodestra del Comune di Adria. Qualche settimana fa, infatti, il sindaco ha varato la sua nuova Giunta, ribattezzata Bobo-bis, dando seguito ad un profondo rimpasto. Tra o nuovi entrati c’è Mara Bellettato, alla quale il sindaco ha affidato gli assessorati alla Pubblica Istruzione, alla Cultura e al Turismo; Marco Santarato, consigliere in carica, al quale sono stati affidati i Rapporti col territorio, Manutenzione e Protezione Civile; Sandra Passatore, candidata con La Destra, passata al Pdl e oggi con in mano i referati alle Politiche Sociali, al Personale e alle Pari Opportunità; mentre della vecchia squadra sono stati confermati Antonio Scarda al Bilancio, Federico Simoni che si aggiudica anche i Lavori Pubblici, Giorgio D’Angelo all’Ecologia e Pubblica Sicurezza, ma che cede il testimone di vicesindaco a Lorenzo Maltarello, anch’esso riconfermato all’Urbanistica. Da chiarire, però, restano le cause di questo drastico avvicendamento che di fatto ha escluso nomi noti della politica adriese come Maria Chiara Paparella, Daniele Ceccarello e Giovanni Lucianò. A far scatenare le ire del sindaco Massimo Barbujani, pare, siano stati i continui giochi di equilibrio che si sono manifestati nella maggioranza provocando continue tensioni per l’assegnazione degli incarichi di secondo grado ma anche i cambi di partito, di cui il caso di Guido Raule e Feliciano Napoletano sono gli episodi più lampanti. Insomma per mesi la maggioranza è stata in tensione. Altre cause sono da ricercarsi anche nel ruolo di alcuni partiti come Lega Polesine o Progetto Nuovo, con gli esponenti di quest’ultimo risentiti di alcune decisioni su progetti e delibere dalle quali pare sia stato escluso il parere della lista civica dell’ormai ex assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Lucianò. Comunque sia la faccenda è tutt’altro che conclusa infatti un’ondata di sconcerto ha investito un’intera area del Centrodestra, shoccata dalla mancata riconferma di Paparella e Ceccarello nei loro rispettivi assessorati. Anche gli stessi protagonisti sono rimasti basiti e dispiaciuti dell’accaduto, tanto più che Ceccarello ha dichiarato: “Credo sia stato sovvertito il voto popolare”. Quello tra Ceccarello e Santarato è stato sicuramente lo scontro tra i consiglieri più votati nelle frazioni nel quale il secondo è riuscito a portare a termine l’iter per la costruzione di un nuovo centro commerciale e Valliera, contestato da molti cittadini. Un altro motivo di scontro è sorto nel momento in cui, in pieno braccio di ferro tra Lucianò e Barbujani, si è inserito il richiamo della neonata Area di responsabilità, gruppo che raccoglie consiglieri, assessori e il presidente del Consiglio Comunale Claudio Zanforlin, che poneva l’accento su una risoluzione pacifica dei conflitti. In sostanza è lo scontro fra marangoniani e coppoliani, che ha trovato sfogo in questa crisi di Giunta. La Lega è soddisfatta ma non troppo, avendo perso un consigliere e la delega di vicesindaco, ma mantenendo D’Angelo al proprio assessorato. Il grande deluso, invece, è proprio Giovanni Lucianò, che da uomo forte della Giunta si è ritrovato escluso, vedendo assegnato il suo referto a Simoni. Nel frattempo anche il capogruppo del Pdl Aldo Rondina si è dimesso, dando così il segnale del suo scontento.
Nasce il Bobo-bis
Altre notizie della zona
Giorgia Gay
Giornalista professionista, nata sulla carta ma con un'anima social e una passione per le web news