venerdì, 29 Marzo 2024
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Ulss 13 arrivano i soldi dalla Regione

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Dieci milioni di euro in più per l’Ulss 13. L’annoso capitolo del riparto regionale per le aziende ospedaliere e sanitarie venete si apre con una buona notizia per Miranese e Riviera, anche se non basta a sfumare lo spauracchio dei tagli. Dopo anni di sottofinanziamento cronico la giunta di Luca Zaia ha deciso di premiare l’efficienza e il buon funzionamento dell’Ulss di Mirano e Dolo, che passa dai 378 milioni e 771 mila euro del 2009 ai 389 milioni e 596 mila euro di quest’anno, con un aumento di finanziamenti che quindi si assesta sui 10 milioni e 825 mila euro. Torna così a respirare la sanità miranese ed è un traguardo per nulla scontato in un momento in cui vengono “tagliate” le risorse alle aziende di Venezia, Adria e Belluno. Poche quelle premiate, tra cui Treviso e Verona. Anche Mirano dunque esulta, ma con moderazione, come non accadeva da anni. Un piccolo passo avanti, che se anche non risolve i problemi di fondo, quanto meno riconosce la condizione di sottofinanziamento cronico a cui da anni viene sottoposta l’azienda sanitaria di Mirano e Dolo. Da sempre considerata una delle più virtuose del Veneto. L’Ulss 13 è stata per molto tempo agli ultimi posti della speciale classifica dei finanziamenti in arrivo dalla Regione. Insomma, anche se il balzo in avanti non è dei più slanciati, qualcosa finalmente si muove. Considerazioni a cui si allineano anche i consiglieri regionali del Pd Bruno Pigozzo e Lucio Tiozzo. “Si tratta di un primo passo significativo per ripristinare un po’ di giustizia e riconoscere alla sanità del Miranese quanto chiesto da diversi anni, ma soprattutto ora c’è bisogno di completare l’opera. E’ necessario che nel riparto della Regione venga premiato maggiormente il criterio del rapporto tra costi e benefici, ambito nel quale l’Ulss miranese è addirittura in testa a livello veneto. Solo in questo modo riusciremo a cancellare la macchia di uno storico sottofinanziamento per la sanità di quest’area che, malgrado le ingiuste penalizzazioni decise dal governo di centrodestra, riesce a mantenere alta la qualità dei propri servizi”. Non è ancora dato a sapere inoltre se i 10 milioni in più previsti per l’azienda sanitaria locale basteranno a risolvere quelli che erano stati i primi segnali di allarme nel capitolo dei tagli dei servizi ai cittadini. Resta aperta ad esempio la questione “case di riposo”, con le impegnative sbloccate, dopo l’allarme iniziale, per tutto il 2010. E’ da capire se l’Ulss avrà ancora le risorse per garantire nuovi accessi agli istituti per anziani anche nel 2011. Lo stesso problema riguarda anche altri comparti della sanità locale. L’allarme sui tagli trova tra l’altro una voce autorevole nel presidente della Conferenza dei sindaci dell’Ulss13, Fabio Livieri, che nelle scorse settimane ha affermato: “Taglieranno i servizi essenziali e spariranno aiuti fondamentali per anziani e malati”. Si scopre così che dovranno diminuire i giorni di degenza dei pazienti. In parole povere: servizi sanitari garantiti, sì, ma con un taglio, ove possibile, dei giorni di ricovero in ospedale. Un esempio: se prima erano possibili ricoveri da 5-6 giorni in un letto dei nosocomi di Mirano, Dolo e Noale, d’ora in poi potrebbero ridursi a 4 o addirittura 3. E aumentare di molto i day-hospital. “Diminuiranno — avverte Livieri — anche le assistenze infermieristiche a persone disabili o quelle possibili in quota parte con i comuni”. Problemi concreti potrebbero incontrare ad esempio le famiglie che hanno malati psichici ricoverati in strutture sanitarie del territorio. “Potrebbero non essere più possibili — taglia corto Livieri — a causa della carenza di risorse e per rispettare il piano di rientro dell’Ulss”. Non resta che aspettare: qualcosa si muove, ma lentamente. Forse troppo.