giovedì, 28 Marzo 2024
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Gara di solidarietà per gli alluvionati

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E’ una mattina di metà gennaio quando il Sindaco ci riceve, con la consueta gentilezza, mostrandoci una busta con delle offerte che gli sono state donate dalla comunità di Taglio di Po la sera prima. Questo gruzzoletto è solo uno dei tanti esempi di generosità su cui la comunità di Bovolenta ha potuto contare nei due mesi successivi alla disastrosa alluvione del novembre scorso. Tirando le somme l’ufficio ragioneria del comune ha contabilizzato al 31 dicembre scorso entrate per poco più di 254 mila euro: di questi 88 mila e cinquecento euro circa arrivano da donazioni di aziende, poco più di 44 mila dai comuni, più di 66 mila da privati e più di 54 mila da associazioni. Alle famiglie alluvionate sono stati distribuiti già più di 60 mila euro mentre alle aziende poco più di 7 mila e cinquecento euro. Fondi continuano ad arrivare anche in queste settimane così solo tra un po’ il Sindaco deciderà collegialmente come definire il restante denaro.
E’ sempre il sindaco Vittorio Meneghello, che dalla notte del 2 novembre scorso non ha mai smesso di coordinare questa situazione di emergenza, è riacutizzata con un nuovo allarme scattato la notte del Natale scorso. “Non volevamo credere che il peggio stesse per tornare – ricorda il sindaco – e abbiamo cercato di monitorare la situazione senza creare inutili allarmismi. La notte della vigiliasono stato costretto a far evacuare la cittadinanza del villaggio Italia, vicino alle scuole e alla parrocchia. Neppure don Luciano ha potuto celebrare il Natale con i propri fedeli perché la chiesa si trovava nell’area dell’evacuazione. E’ stato un Natale insomma davvero diverso senza messa di mezzanotte e messe nel giorno di Natale. Le campane hanno potuto finalmente risuonare a festa il giorno di Santo Stefano quando don Luciano è venuto di buon ora a chiedermi se lo stato di emergenza era finito”. Per tutta l’amministrazione comunale di Bovolenta, ma anche per i dipendenti comunali, la protezione civile locale e le forze dell’ordine, le festività appena trascorse sono state un momento significativamente diverso in cui la disponibilità è stata la parola d’ordine e l’addestramento sul campo l’ha fatta da padrone. Attualmente la zona della Ponta è stata totalmente evacuata e nessuno potrà più far ritorno in questa area: le cinque famiglie che vi abitavano hanno già trovato una nuova sistemazione (due nuclei si sono trasferiti in due nuovi immobili comunali, un’altra famiglia ha trovato una soluzione in modo autonomo e per le altre due sono al vaglio le soluzioni alternative). L’amministrazione sta lavorando su diversi tavoli per mettere in evidenza le priorità: con provincia, regione, commissario vicario, genio civile, consorzio di bonifica e sistemi territoriali si cerca di esaminare bene le problematiche del prossimo futuro per trovare insieme una soluzione definitiva che possa in qualche modo ridare una serenità ai cittadini. Con certezza si farà un diaframma di protezione sull’argine destro che si trova nella zona del Villaggio Italia e si stanno vagliano i progetti per la sistemazione dei murazzi, e per la pulizia del canale di Bovolenta.
“Il nostro comune è circondato dalle acque e per chi come me è cresciuto qui, l’acqua non è mai stata un nemico. Ricordo quando a cinque anni mio fratello più grande mi insegnò a nuotare proprio su questi canali- spiega il sindaco – Credo che Zaia abbia finalmente capito quanto sia importante ascoltare i sindaci che meglio conoscono le esigenze del territorio. Il nostro comune vive nell’acqua e c’è bisogno solo di proteggerlo convivendo più serenamente con i nostri canali”.