venerdì, 29 Marzo 2024
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Polo Logistico nella bufera

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Polo logistico di Giare (o Porto) scoppia la battaglia. L’infrastruttura proposta dall’autorità portuale al comune, rischia di provocare spaccature nella maggioranza di centrosinistra. Il sindaco di Mira Michele Carpinetti, ha spiegato con accenni possibilisti, che l’opera potrebbe rappresentare un momento di sviluppo per il territorio. Il porto dai progetti arrivati, dovrebbe essere ampio 460 ettari e collegarsi con altre infrastrutture previste. Per il sindaco, si deve avviare un iter partecipativo che prevede alla fine anche una forma di consultazione popolare, sul modello seguito dal Vallone Moranzani con l’agenda 21. Parte del Pd ha espresso dubbi sul progetto. Contrari a tutto questo i comitati, e diverse forze politiche che hanno organizzato ad Oriago una pubblica assemblea nelle scorse settimane. “Tutte le infrastrutture della Riviera del Brenta e del Miranese: Romea Commerciale, caselli autostradali, camionabile e Porto di Giare — ha spiegato Mattia Donadel, rappresentante dei Cat — occuperanno una volta completate 8 milioni di metri quadrati di cemento. L’equivalente dei centri urbani di Mira, Dolo, Fiesso e Stra messi insieme. Faremo una grande manifestazione contro tutto questo”. Ma Donadel è andato nel dettaglio .“ Il Porto Logistico di Dogaletto — ha detto — devasterà un’area lagunare vincolata dal Palav di 4 milioni di metri quadrati. Nemmeno il presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Costa, è convinto di questa operazione. Operazione della quale invece è convinto il sindaco di Mira Michele Carpinetti, e la sua maggioranza, insieme con spezzoni del Pdl regionale e locale. Stiamo preparando un dossier con tutti gli elementi utili per un esposto in Procura e alla Ue per fermare questo disastro in arrivo”. Contrari al Porto oltre ai Cat, anche la Federcaccia e i cavanisti, e l’Udc e la Lega Nord. Quest’ultima ha ribadito in assemblea di voler l’indizione di un referendum prima di avvallare qualsiasi progetto di porto logistico a Giare. Contraria al porto anche l’associazione ambientalista Italia Nostra. “Il polo logistico di Giare — dice la Brusegan per Italia Nostra — è destinato a servire il traffico di containers che dalla piattaforma off-shore attraverserebbero la laguna, per approdare poi in terraferma e continuare sulla Camionabile, sulla Romea, o su treni. L’area è di alto pregio ambientale e paesaggistico, e anche archeologico. Si pensi però che a 3 km da Dogaletto, a Fusina, su un’area di 360.000 metri quadrati nel sito dismesso ex-Alumix, è prevista la realizzazione in project financing della “Piattaforma logistica Fusina”, terminal delle cosiddette “Autostrade del Mare”, dotata di infrastrutture viarie e ferroviarie, magazzini, piazzali e parcheggi, due darsene e 4 banchine capaci di ospitare contemporaneamente fino a 4 navi, che servirà il traffico di traghetti merci e passeggeri. Il polo logistico starebbe meglio li“. Secca la posizione della Lega di Mira. “Nonostante quello che potranno dire i vertici del nostro partito a livello provinciale e a livello regionale — ha detto il segretario della Lega Nord Denis Gennari — noi siamo contrari alla realizzazione del Porto (Polo) Logistico. Siamo a favore dell’idrovia come sistema di stabilizzazione idraulica del territorio e chiediamo un referendum perché su questo importante progetto decida la gente”.