venerdì, 29 Marzo 2024
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Rassicurazioni sul futuro dell’Ospedale piovese

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Nel bene o nel male, basta che se ne parli. Un concetto, questo, che va bene a molti politici per rimanere sulla cresta dell’informazione mediatica. Ma quando si parla dell’eventuale e paventato depotenziamento dell’ospedale piovese, in questo caso tutti alzano le antenne che si trovino da una parte o dall’altra dello schieramento politico.
A sollevare il grido di allarme sono stati alcuni interventi regionali messi in campo per arginare la falla nel fiume di denaro che alimenta la sanità veneta. In molti articoli di stampa anche a livello nazionale sono stati elencati ospedali in odore di chiusura o di forte ridimensionamento. E tra questi è stato citato anche il nosocomio piovese.
A segnalare tutto questo in consiglio comunale ci ha pensato il consigliere del Pd Davide Gianella presentando un ordine del giorno.
Nello scritto Gianella mette in evidenza come “Il Presidente del consiglio regionale Zaia, con DGR del 16 novembre, abbia revocato la precedente DGR 3223 del 2002, nella quale si prevedeva che i principali indirizzi in materia sanitaria dovessero passare attraverso il Consiglio Regionale (V Commissione) e poi in Giunta e che con detta revoca si assegnano, di fatto, il potere ai Direttori Generali delle singole Ulss di tagliare o accorpare reparti, ridurre letti e primariati, senza previo nulla osta del Consiglio Regionale”. Gianella ha chiesto quindi che la Regione Veneto garantisca al Presidio di Piove di Sacco gli standard di un Ospedale per acuti, attraverso mantenimento e potenziamento sia dell’attuale scheda ospedaliera sia del piano degli investimenti, se si considera che il suddetto Presidio è non solo funzionale territorialmente alla Ulss 16, di fatto completandola ed ampliandone le potenzialità, ma anche una ricchezza e fonte di servizi di prima qualità per gli utenti/pazienti e che il Consiglio Comunale, quinta commissione sanità ed il Sindaco in prima persona, si impegnino a monitorare e tenere sotto controllo la situazione del Presidio Ospedaliero di Piove di Sacco, promovendo all’occorrenza istantanee azioni di sensibilizzazione e informazione”.
“Ho appreso anch’io con stupore le notizie riportate in alcuni giornali che relegano il nostro nosocomio come un “ospedaletto — ha dichiarato il sindaco Alessandro Marcolin — e sono d’accordo con Gianella nel tenere sempre alta l’attenzione, ma alcune settimane fa all’interno del nostro ospedale ho avuto un incontro con i consiglieri regionali Leonardo Padrin e Clodovaldo Ruffato e con tutto lo staff dell’Asl 16.
In quella circostanza ho avuto l’ennesima assicurazione sul mantenimento dei attuali servizi sanitari e la riconferma dell’attuazione del piano degli investimenti già progettato e di realizzare un nuovo distretto sanitario. L’impressione che ha tratto da questo summit — continua Marcolin – è che la regione e la direzione dell’Asl 16 ha tutta l’intenzione non solo di mantenere gli attuali standard esistenti a Piove, ma addirittura di potenziarli. Alla luce di tutto ciò e rispondendo agli articoli apparsi sui giornali ricordo che l’ospedale piovese non è da paragonare e quello di Jesolo o di Noventa Vicentina”.