giovedì, 28 Marzo 2024
HomeVenezianoChioggiaTesserin: al primo posto il bene della città

Tesserin: al primo posto il bene della città

Tempo di lettura: 2 minuti circa

“Pensavamo con l’operazione Tiozzo di aver dato risposte per il buon governo di una città complessa come Chioggia. Ma le conflittualità, quelle naturali con l’opposizione e quelle tra le componenti della maggioranza, hanno portato alla conclusione dell’esperienza.
Tutte le forze politiche riflettano tenendo presente che i soli a farne le spese sono i cittadini, incolpevoli: cittadini che, dopo aver votato per dieci anni Centrosinistra, negli ultimi tre anni invece hanno votato bene a Centrodestra, nutrendo aspettative verso chi ha governato, ma i risultati non hanno suscitato entusiasmi. La campagna elettorale deve trovare i suoi temi ispiratori partendo da questa considerazioni”.
Il consigliere regionale del Pdl Carlo Alberto Tesserin invita le forze di Centrodestra a guardare in primis al bene della città e ad impostare una campagna elettorale partendo dalla presa di coscienza degli errori commessi nella legislatura che si è conclusa in maniera “così improvvida”.
“E’ chiaro – osserva – che la responsabilità di come sono andate le cose è della maggioranza e il dualismo insorto al suo interno tra i “pro” Romano Tiozzo e i “contro” testimonia di una realtà improduttiva”.
Le difficoltà nel Pdl nazionale hanno pesato?
“Nel quadro generale si sommano tre tipi di difficoltà. La crisi che ha avuto il suo impatto pesante anche a Chioggia, specie su alcuni settori importanti per l’economia locale: pesca, turismo, orticoltura. La conflittualità nello scenario politico nazionale, nella difficile convivenza Pdl-Lega e dentro il Pdl. Infine, la conflittualità permanente all’interno delle forze politiche locali, sia nel Centrodestra sia nel Centrosinistra: nessuna forza a livello locale può sottrarsi da questo quadro .
Consideriamo il percorso della Lega, che si vanta delle differenze con le altre forze politiche: caccia dalla Giunta il vicesindaco e cambia tutti i suoi assessori. Una condotta che ha portato instabilità nella Giunta di Centrodestra. E assimilabile al resto della maggioranza”.
Si fanno insistenti le voci su una sua candidatura.
“Un anno fa mi sono candidato per la quinta volta e sono stato eletto in Regione. I chioggiotti mi hanno premiato affidandomi la responsabilità di portare qui le istanze di Chioggia. E’ sbagliato pensare a me come candidato sindaco, non perché questo compito non sia importante , ma perché sono stato chiamato a svolgere una funzione per la città che è di tenere alta in altre realtà istituzionali l’attenzione su Chioggia, i suoi problemi e le sue esigenze.
Porto invece avanti con coerenza i presupposti che hanno portato il Centrodestra a scegliere tre anni fa la candidatura di Romano Tiozzo: l’esigenza di un rinnovamento della classe politica. Attorno alla figura di Tiozzo era stata costruita una squadra giovane, entusiasta: la stessa figura di Tiozzo era una novità. Non è stato il fallimento della sua caratura e delle sue qualità, è il progetto che non è arrivato a compimento per i tanti tasselli che hanno impedito che quest’operazione fosse portata fino in fondo. Ciò che non ha funzionato sono state le difficoltà a far coesistere le ragioni e i disegni per la città con quelli soggettivi. Le aspettative individuali nella politica vanno bene ma quando diventano solo ambizioni personali o posizioni ricattatorie, sono una sciagura”.
“L’invito – conclude il consigliere regionale – a tutte le forze politiche è di rimettersi a “correre” per la prossima legislatura in modo lucido , dopo aver fatto sana autocritica. Si deve comporre una squadra che governa i processi delicati della vita della città. Serve, al di là dei personalismi, una convergenza ampia, e di qualità”.