I cittadini del Miranese si dimostrano vicini ai loro Comuni nel finanziare con il cinque per mille le attività sociali. Il risultato arriva dalla classifica relativa ai redditi del 2010, dove sul gradino più basso del podio dietro a Venezia e Portogruaro c’è Martellago. Una bella soddisfazione per i sindaci, che sono riusciti a trovare soldi in questo settore dalla sensibilità della gente. In totale sono stati 69107,41 gli euro messi assieme dall’intero Miranese, per 2877 contribuenti. Il 5 per mille è una quota di imposte a cui lo Stato rinuncia per destinarla alle organizzazioni no-profit per sostenere le loro attività, quindi il 5 per mille non costa nulla perché non è una tassa in più. La Finanziaria dello scorso aveva previsto la possibilità per i contribuenti di destinare il cinque per mille delle proprie imposte Irpef ad associazioni di volontariato e non lucrative di utilità sociale, associazioni e fondazioni di promozione sociale, enti di ricerca scientifica, universitaria e sanitaria, comuni e associazioni sportive dilettantistiche. E i contribuenti del comprensorio si sono dati parecchio da fare. A capeggiare il comprensorio è Martellago, con 16881,48, contro i 10518,62 di Mirano. A ruota seguono Noale, con 9547,04 euro, Spinea con 8778,05, Salzano con 8369,29, Santa Maria di Sala con 8247,51 e Scorzè con 6765,42. Più indietro in graduatoria troviamo “colossi” come Chioggia e Jesolo, mentre San Donà e Mira si trovano proprio tra Martellago e Mirano.
Per quanto riguarda il numero di contribuenti, Martellago ne ha messi da parte 736, contro i 2623 di Venezia e gli 896 di Portogruaro. Più indietro i comuni tra i più popolati della provincia come San Donà (431), Mira (517) e Chioggia (247). Guardando il resto del Miranese, invece, a Mirano si sono presentanti in 350 a mettere la firma sul cinque per mille per il proprio Comune, 389 a Noale, 359 a Spinea, 390 a Salzano, 369 a Santa Maria di Sala e 284 a Scorzè. Dunque numeri molto importanti e per il 2011 ci si augura di fare meglio, considerato che i trasferimenti statali sono sempre minori e anche gli enti locali faticano a far tornare i conti. Mettendo la firma nell’apposito riquadro, si permette al proprio Comune di beneficiarne in termini di servizi, permettendo di mantenerli inalterati o, comunque, preservarli. Gioisce, e non poteva essere altrimenti, il sindaco di Martellago Giovanni Brunello davanti ai numeri dello scorso anno, pensando anche che il suo territorio ha meno abitanti di Venezia, Portogruaro, Mira e San Donà. Dunque questa classifica vale doppio, proprio per il rapporto tra soldi raccolti e contribuenti. “A livello pro-capite — precisa — abbiamo raggiunto un ottimo risultato che dimostra la sensibilità dei martellacensi. Essere terzi a livello provinciale è motivo di notevole soddisfazione, considerato che ci sono territori più abitati del nostro”.