giovedì, 28 Marzo 2024
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Emergenza idraulica opere e nuovi interventi

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Emergenza idraulica in primo piano. Con l’inizio della stagione autunnale l’amministrazione comunale ha messo in agenda numerose questioni che riguardano a sicurezza idraulica e la sistemazione di alcune situazioni di alto rischio che si presentano, purtroppo, ad ogni precipitazione, basta che essa sia anche solo un po’ più abbondante del solito.
E’ stato finalmente ripulito e potrà tornare a funzionare l’impianto di sollevamento e scarico delle acque meteoriche che dovrebbero confluire nel Brenta. L’impianto, ultimato ancora dieci anni fa, non era mai entrato in funzione. La sua rimessa in attività consentirà di “salvare” alcuni di quei quartieri ormai ad alto rischio finiti sott’acqua a ogni pioggia o precipitazione più abbondante.
L’impianto, che si trova in zona artigianale, raccoglie, congloba e fa defluire le acque piovane che si accumulano in oltre 180 mila metri quadrati, di fatto impermeabilizzati e che, dunque, non consentono di drenare e scaricare l’acqua.
A causa di una serie di “difficoltà funzionali dovute alla configurazione strutturale della condotta di scarico” l’impianto di fatto, dal 2001 a oggi, non era mai entrato in funzione.
L’operatività vera e propria, stando agli accordi raggiunti da Comune e Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive” è previsto entro la fine dell’anno o al massimo entro i primi mesi del 2012.
Ripulito finalmente dalla polvere l’impianto dovrebbe consentire la messa in sicurezza dal punto di vista idrogeologico di alcuni quartieri ed aree a più alto e frequente rischio, come via Manzoni, ma anche le zone destinate a insediamenti produttivi sia nel capoluogo, a Vigodarzere, che nella frazione, a Saletto. Grazie alla sua messa in funzione potranno essere scaricati nel Brenta 600 litri di acqua al secondo, vale a dire circa la metà delle acque piovane che si raccolgono nel bacino della zona artigianale. In tal modo si consente l’alleggerimento della portata in arrivo allo scolo consortile Piovetta.
In questo senso arriverà, inoltre, una risposta concreta alle incessanti e ripetute richieste dei residenti: il Consorzio di Bonifica si è, infatti, impegnato a installare e a gestire una motopompa della portata di 300 litri al secondo giusto in prossimità dello scarico verso il Muson dei Sassi riguardante lo scolo Piovetta nell’area di via Manzoni finita sott’acqua in numerose occasioni, arrecando sempre gravi danni per i residenti.
Si tratta di un intervento che fa tirare un sospiro di sollievo a cittadini e amministratori. A consentire la rapida entrata in funzione dell’impianto, dopo dieci anni di inattività (l’impianto risale al 2001) l’accordo raggiunto dal Comune, con in testa l’assessore ai lavori pubblici Demetrio Zattarin, e il Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive”. Questa sorta di stretta finale è confluita nella decisione comune di predisporre l’esecuzione sollecita delle opere necessarie per la sistemazione e la rimessa in funzione dell’impianto.