giovedì, 28 Marzo 2024
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Imu, il ritorno dell’Ici

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Prima di Natale il Consiglio Comunale ha approvato le aliquote dell’Imu (Imposta municipale propria), introdotte obbligatoriamente dal decreto emanato dal Governo Monti.
È riservata allo Stato la quota di imposta sulla prima casa pari circa alla metà dell’importo calcolato applicando l’aliquota di base sugli altri fabbricati di proprietà alla base imponibile di tutti gli immobili (ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale).
“Sostanzialmente il Comune è stato obbligato ad applicare almeno le due aliquote minime previste dal decreto, e cioè lo 0,4% e lo 0,76% — spiega il sindaco Mirco Gastaldon —, percentuali che lo Stato tratterrà per intero. In pratica, dalla cifra di 1.900.000 euro del 2011, si passerà a un totale di introiti di 4 milioni di euro, e la differenza andrà tutta a coprire le necessità dello Stato di abbattimento del debito pubblico. A fonte dell’introduzione dell’Imu, l’amministrazione centrale taglierà al nostro Comune altri 386 mila euro”.
“Nonostante questo — prosegue il sindaco —, abbiamo deciso di tenere al minimo che ci è consentito l’Imu per la prima casa (0,4%) e per i terreni agricoli (0,76%). E a copertura delle minori entrate di cui sopra, siamo costretti ad aumentare l’imposta sulla seconda casa e sui terreni fabbricabili dell’1,2 per mille. Applicheremo tutte le possibili esenzioni, ma tengo a dire che l’Imu si traduce in una tassa iniqua per i cittadini, perché è di tipo patrimoniale e non è modulabile dai Comuni”.
Per ogni nucleo familiare la nuova normativa prevede un’esenzione di 200 euro sulla prima casa. Altre esenzioni sono previste per i figli a carico fino all’età di 26 anni (50 euro per figlio).
“Purtroppo la nuova normativa — conclude il sindaco — ci toglie la possibilità di applicare molte altre esenzioni (ad esempio per chi gode del solo usufrutto di un’abitazione). Nei prossimi mesi comunque cercheremo di dare ai nostri concittadini una capillare informazione sull’argomento Imu. E inoltre il Comune sta verificando la possibilità di continuare a fornire alle famiglie modelli di pagamento precompilati, che faciliteranno loro le cose. Non è un obbligo previsto per gli enti locali, ma ci teniamo a mantenere questa prerogativa, che è sempre stata molto apprezzata dai nostri concittadini”.