venerdì, 29 Marzo 2024
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Imu, quanta fatica per i sindaci metterci la faccia

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Imu, “l’ex Ici” la definiscono alcuni. E’ l’“imposta municipale unica” che sostituisce la vecchia Ici e la componente immobiliare Irpef con le relative addizionali dovute per gli immobili non locati. Si applica a tutti gli immobili comprese le abitazioni principali. I “sindaci contro l’Imu” sono numerosi, le proteste dei primi cittadini delle grandi città ma non solo si sono fatte sentire anche attraverso l’Anci (Associazione nazionale comuni d’Italia).
Azzerare l’Imu sulla prima casa, è possibile? A chiederlo è Lucia Annunziata, su Rai tre, nel corso della trasmissione domenicale “in Mezz’ora” ai suoi interlocutori: Giuliano Pisapia (sindaco di Milano), Piero Fassino (sindaco di Torino), Luigi De Magistris (sindaco di Napoli), Giuseppe Casson (sindaco di Chioggia), Attilio Fontana (sindaco di Varese), Gianni Alemanno (sindaco di Roma). Facce perplesse e molti tentennamenti.
“Come sindaci dobbiamo comportarci con molta concretezza, dobbiamo fare i conti con le esigenze di bilancio” stigmatizza Giuseppe Casson “mi auguro che questo si possa fare”.
Rimane quindi una speranza che dovrà scontrarsi contro il muro della realtà: i cittadini dovranno pagare l’imposta. La cosa importante ora è capire a quanto ammonterà perché, se è vero che la soluzione di Maroni (che propone semplicemente di non pagarla, commettendo un’azione illegale) forse non è la più praticabile, è anche vero che i Comuni hanno la possibilità di stabilire alcuni criteri che potrebbero far la differenza. L’aliquota principale da utilizzare per il calcolo è pari allo 0,76% modificabile dai Comuni in aumento o in diminuzione sino 0,3 punti percentuali, o fino allo 0,4% per immobili non produttivi di reddito fondiario, posseduti da soggetti passivi dell’imposta sul reddito della società o per gli immobili locati. Alle abitazioni principali e alle loro pertinenze si applica l’aliquota ridotta pari allo 0,4% modificabile dai Comuni in aumento o diminuzione sino a 0,2 punti percentuali.
Sono poi previste detrazioni per l’abitazione principale, una fissa pari a 200 euro, ed una che dipende dal numero di figli conviventi di età non superiore a 26 anni nella misura di 50 euro per ciascun figlio, fino ad un massimo di 400 euro.

tiozzo: è una tassa odiosa
da applicare al meglio
L’’Imu, un’imposta che desta non poche preoccupazioni, “tassa odiosa per le amministrazioni comunali a cui non resta che applicarla nel miglior modo possibile.- commenta il consigliere regionale Lucio Tiozzo (Pd)- E’ stata introdotta a causa di una cattiva gestione del governo Berlusconi”

tesserin: una sciagura
per il mercato immobiliare
“E’ una sciagura,- aggiunge il presidente della Commissione regionale Statuto Carlo Alberto Tesserin (Pdl) – non è stato possibile infatti gestire e comunicare il livello di incidenza di questa nuova imposta. Il clima di terrore che si è instaurato è frutto delle continue voci susseguitesi sui possibili aumenti o rateizzazioni dell’Imu. Tutto questo ha bloccato la crescita edilizia, perché la gente è disincentivata ad acquistare case”.