venerdì, 29 Marzo 2024
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Paulon non è più assessore, fuori anche dal Consiglio

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Non c’è pace per la giunta comunale di Rovigo. Bruno Piva ha estromesso l’assessore al Bilancio Luigi Paulon realizzando così il quinto rimpasto in appena undici mesi di insediamento a palazzo Nodari. A prendere il suo posto l’ex Forza Rovigo Stefano Bellinazzi che eredita le deleghe alla sicurezza e polizia Locale, protezione civile, Bilancio e tributi.
Galeotta è stata la firma apposta da Paulon in calce alle petizione dell’opposizione per salvare Parco Maddalena dalla parziale chiusura. Silvia Menon di Rovigo si ama e Federico Frigato del Pd stavano infatti raccogliendo le adesioni dei cittadini per evitare la restituzione dell’area alle ditte proprietarie Cefil e Reale, e tra le firme c’era appunto quella di Luigi Paulon. Firma che il sindaco non ha perdonato e che, a suo giudizio, rappresenta un atto grave di discordanza dalla linea politica della giunta e quindi motivo di espulsione.
Ufficialmente è un incidente diplomatico quello a palazzo Nodari tra l’assessore al bilancio e il sindaco, ma in molti credono che dietro il cartellino rosso del sindaco ci celino questioni di partito mai risolte. A detta di alcuni Paulon potrebbe aver pagato la propria amicizia con l’ex assessore regionale Marangon.
E dunque, nel partito vi sarebbero state spinte forti per investire su qualcuno di più affine alla leadership interna, coagulata attorno all’assessore regionale Isi Coppola e al coordinatore provinciale Mauro Mainardi. Una lettura, secondo alcuni, indirettamente confermata dal sindaco Piva che, comunque, ci ha tenuto a sottolineare la difficoltà dell’opzione. “È una scelta dolorosa. Mi privo di un assessore molto bravo, preparato, professionale”.
La faccenda aveva creato diverse perplessità anche tra le fila della maggioranza, tant’è che il gruppo di Presenza cristiana aveva inviato una lettera a Piva in cui esprimeva il suo disappunto. L’allontanamento di Paulon è stata una sorta di sorpresa per i consiglieri che lo hanno appreso in aula per voce dello stesso Paulon quando è intervenuto per congedarsi dall’amministrazione.
Presenza cristiana chiede quindi un coordinamento politico che regolarmente faccia il punto della situazione sull’amministrazione comunale di palazzo Nodari. Del resto, lo stesso Piva si appella spesso al “gioco di squadra” quando parla dell’operato della propria giunta.
Ma la solidarietà a Paulon è arrivata soprattutto dalla minoranza.
Per Simone Biziato, segretario del Pd Rovigo, si rischia una paralisi amministrativa. “Chi si succede nelle poltrone di assessore personalmente non mi interessa – afferma – mi preoccupa il continuo cambio di deleghe che di fatto azzera quel poco di lavoro che qualche assessore ha messo in piedi, per ricominciare tutto da capo”.
A puntare il dito contro il valzer di deleghe è anche Federico Frigato, consigliere comunale del Pd, che sottolinea con una buona dose di ironia: “Ci sono assessori che occupano l’ufficio per una settimana e poi vengono mandati via”.
Inutile negare che c’è una palese precarietà, in una maggioranza consiliare perennemente sotto il numero legale, strattonata dagli stessi partiti che la compongono in un continuo giro di valzer che le fanno perdere credibilità.