giovedì, 25 Aprile 2024
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Devoti francesi per la Madonna del Perdono

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A Cavarzere il sito devozionale in via Pio La Torre continua a far parlare di sé, specie ultimamente, poiché agli appuntamenti del 4 e 28 del mese stanno arrivando anche fedeli stranieri, avvisati dal passaparola. Anche se in città regna comunque una patina di scetticismo sulla questione, tranne per un folto gruppo di fedeli devoti alla Madonna Addolorata del Perdono, il passaparola fra i credenti continua a travalicare i confini urbani e provinciali, espandendosi non solo in Italia e appunto oltrepassando le Alpi, fino alla Francia per esempio.
Quasi ogni giorno il santuario è meta di pellegrini che accorrono in visita, chi per curiosità, chi per fede. Fulcro dell’attenzione è Alina Coia, una signora di 74 anni, che da quindici anni racconta di avere contatti mistici con la Madonna Addolorata del Perdono. La fama di Alina ha dunque superato i confini nazionali a maggio, assieme al migliaio di pellegrini, ha recato visita al complesso mistico un gruppo di francesi proveniente da Medjugorje, arrivato nel tardo pomeriggio a Cavarzere proprio per ascoltare il messaggio di Alina.
Durante la veglia, le preghiere sono recitate in francese, croato e italiano. Al “terzo mistero” si ripete il “prodigio”, puntuale ogni 4 e 28 di ogni mese: Alina cade in estasi sentendo la voce della Madonna, che lascia il suo messaggio. “Vi sono vicina in modo speciale in questo mese di maggio”, invitando a pregare per i sacerdoti e per le famiglie. Ale coppie l’invito “Non andate a convivere: scegliete la via del matrimonio. Pregate per le famiglie in difficoltà”.
Poi Alina dice di avere una visione del paradiso e persone vestite di bianco; e fa menzione rispetto a un fatto che dovrà succedere tra cinque-sei anni, sul quale però si tace. Infine, arriva il messaggio di Padre Pio da Pietrelcina; Alina cambia tonalità di voce, assumendo un accento del sud. Il messaggio invita alla preghiera e a voler bene a “Mammarella”, Madre di Gesù.
Non solo stigmate e segni della passione di Cristo che si accentuano durante la Quaresima, oppure l’olio che si può osservare sulla statua di Maria, collocata nel piccolo tempietto nel prato vicino a casa di Alina, o l’immagine del Crocifisso dalla quale sgorgherebbe sangue: qualcuno vicino ad Alina fa sapere che il crocifisso in legno di Cavarzere, storico simbolo devozionale della comunità, avrebbe fatto altri miracoli, abbassando ulteriormente la testa in occasione della processione del Giubileo del Crocifisso il 23 ottobre 2011.
I fedeli devoti alla Madonna del Perdono nel frattempo si sono costituiti in associazione e hanno dato vita anche ad un sito internet, stando al passo coi tempi. Le donazioni non mancano: l’associazione è riuscita a comprare, dopo vari tentativi, gran parte del terreno sito in via Pio La Torre, dove sorge il capitello. In molti mormorano che l’intenzione sia di realizzare un santuario, anche se c’è il massimo riserbo in proposito. “Perchè non contano le opere materiali, ma le opere di fede” fanno sapere i devoti.