sabato, 20 Aprile 2024
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Palio avanti con il nuovo presidente

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L’edizione 2012 del Palio dei dieci comuni è salva e il prossimo 2 settembre il colorato circo storico tornerà ad animare la città murata e il vallo della “Rocca degli alberi”. Dopo quattro mesi di stallo, dovuti dalle dimissioni del presidente del Comitato Palio, Fabio Borin, nell’assemblea dello scorso 17 di luglio, partecipata dai presidenti dei comitati locali e dai sindaci dei dieci comuni, è stato votato il bilancio ed eletto il nuovo presidente. La macchina organizzativa ha quindi potuto rimettersi in moto, anche se nelle prossime settimane dovrà viaggiare a tappe forzate. Il presidente uscente non nasconde che tra le cause delle difficoltà incontrate nel suo mandato, ci possa essere anche la spiacevole vicenda legata alla mancata realizzazione dell’edizione dello scorso anno, quando un forte temporale aveva compromesso la riuscita della manifestazione, comportando anche importanti mancati introiti che hanno fortemente aumentato lo stato debitorio del comitato ma è stato il forte pregiudizio esercitato dai presidenti dei comitati locali sul suo operato, a convincerlo che era arrivato il tempo di lasciare le redini del Palio. “In questi anni non ho trovato grande collaborazione — spiega lo stesso Borin — ho cercato di mettere in ordine una situazione abbastanza ingarbugliata. Cito solo l’esempio delle attrezzature del Palio di cui chiunque si serviva a proprio piacimento e senza rendere conto a nessuno. Ecco, queste cose non mi sono mai piaciute e in questi anni ho cercato di portare delle regole oltre ad un sistema di lavoro che puntasse sulla continuità e sulla costanza dell’impegno sulle attività da portare avanti ma, ripeto, per lo più le mie proposte sono rimaste lettera morta. In questi anni ho cercato anche di cambiare il format di una manifestazione che da troppo tempo veniva proposta sempre nella stessa veste, situazione che innegabilmente aveva comportato ad un calo delle presenze tra gli spettatori. Per questo avevo ideato il sabato del Palio, ovviamente tirandomi addosso le contestazioni dei più conservatori ma ottenendo anche un buon risultato sia in termini di pubblico sia per quanto riguarda l’aspetto contributivo da parte della Regione, visto che da qualche anno finanzia solo le iniziative che hanno una forte connotazione legata alla rievocazione storica. Feltre, tanto per precisare, non becca un soldo da palazzo Balbi. Insomma, in questi anni ho cercato di portare avanti un progetto che non è stato, legittimamente, condiviso dagli altri. Da qui la scelta di presentare le mie dimissioni”. Ma le pressioni dei comitati locali si è fatta sentire anche con i continui voti a vuoto sul bilancio, forse dovuti anche al forte indebitamento. Stiamo parlando della ragguardevole somma di quasi 50 mila euro.
“I debiti il Palio li ha sempre avuti, prima che diventasse associazione erano stati raggiunti i 170 mila euro, poi vennero in parte assorbiti dalle amministrazioni comunali. Comunque sia: certo, lo stato debitorio esiste, la cifra è quella corretta ma va tenuto conto che dei quasi 50 mila euro, 22 mila dipendono dalla mancata realizzazione del Palio dello scorso anno, altri 14 mila dipendono dalla riduzione del contributo da parte della Regione. E la situazione continuerà ad essere questa fino a quando il Palio continuerà a vivere con i soli contributi degli enti locali. Perché vede, quando si chiede di ottenere un finanziamento ci si accorda su una cifra che non viene mai liquidata subito ma a distanza di tempo, a volte anni, e quasi sempre poi l’incasso è decurtato rispetto a quanto concordato. Però su quella somma di solito si impostano le possibilità di spesa, che vengono fatte subito, e dunque il saldo è quasi sempre negativo”.
Ora però il bilancio è stato votato, dopo tre presentazioni i comitati locali e i Comuni, tranne Montagnana, si sono risolti nel dare il loro assenso. “Anche questo è un aspetto che non ho capito — conclude Borin — i conti sono sempre gli stessi però ora ai presidenti vanno bene. Va beh, è andata così”.